5 milioni di dollari per l’evoluzione!

Cari ricercatori scientifici italiani, gli USA saranno il covo dei neo-creazionisti e una nazione che a molti ispira poca simpatia, ma leggete questa notizia, e cercate di non mangiarvi troppo il fegato dall’invidia! La prestigiosa National Science Foundation (NSF) ha appena stanziato cinque milioni di dollari (una bella cifra, anche dopo il riapprezzamento dell’euro nei confronti della valuta americana…) nell’ambito

Cari ricercatori scientifici italiani, gli USA saranno il covo dei neo-creazionisti e una nazione che a molti ispira poca simpatia, ma leggete questa notizia, e cercate di non mangiarvi troppo il fegato dall'invidia!

La prestigiosa National Science Foundation (NSF) ha appena stanziato cinque milioni di dollari (una bella cifra, anche dopo il riapprezzamento dell'euro nei confronti della valuta americana...) nell'ambito del programma Frontiers in Integrative Biological Research (FIBR) per la realizzazione di un progetto quinquennale che si propone di rispondere ad una importante questione aperta della biologia. Si vogliono infatti condurre esperimenti su vasta scala che aiutino a comprendere meglio le complesse interazioni tra ambiente ed organismi viventi, cioe' come i cambiamenti ambientali determinino l'evoluzione degli organismi, e in quale misura l'evoluzione di questi ultimi modifichi l'ecosistema stesso. Finora sono stati condotti semplici esperimenti in laboratorio, che dimostrano ad esempio come i batteri in rapida evoluzione possano sensibilmente modificare l'ambiente circostante: qui si trattera' di studiare sul campo ecosistemi molto piu' complessi, e di cercare effetti determinati da numerosi e differenti organismi che interagiscono tra loro ed evolvono in tempi e modi diversi.

Beneficiario di questo finanziamento e' un gruppo interdisciplinare di ricerca, guidato dal biologo Joseph Travis della Florida State University, che comprende esperti in molti campi tra i quali l'ecologia di popolazioni, comunita' ed ecosistemi, la biogeochimica, la biologia molecolare e la matematica applicata. Insieme agli scienziati, molti studenti universitari avranno l'opportunita' di partecipare alle varie campagne di lavoro sperimentale per questo progetto.

Il campo di azione della ricerca e' stato individuato nell'isola di Trinidad: il team studiera' l'evoluzione dei guppy (genere Poecilia), piccoli pesci tropicali di acqua dolce notissimi in tutti i paesi del mondo per il loro impiego in acquario, e il loro effetto sull'ecosistema del quale fanno parte. Si partira' dalle evidenze fornite da una ricerca precedente di David Reznick, biologo evolutivo alla University of California-Riverside che prendera' parte a questo progetto: Reznick ha studiato gli effetti della predazione sulla densita' di popolazioni di guppy che vivono in uno stesso corso d'acqua, separate da una cascata che funge da barriera naturale. Si raccoglieranno parametri ecosistemici quali la quantita' dei nutrienti, la produttivita' e  la densita' di altre specie presenti nell'ecosistema, quindi si prenderanno guppy appartenenti a zone ad alta predazione per porli in zone a bassa predazione, seguendo l'evoluzione degli organismi stessi e l'influenza da essi esercitata sul loro nuovo ecosistema. I dati raccolti saranno consegnati ai matematici, perche' essi possano sviluppare modelli che sappiano interpretare la complessa interazione tra fenomeni evolutivi ed ecologici.

Insomma, ammettiamolo: gradiremmo molto anche noi aprire i giornali domani mattina e trovare una notizia come questa, anziche' le tante belle e vuote parole del politico italiano di turno.....

Paola Nardi