Anche gli uccelli creano nuovi strumenti

Due recenti studi dimostrano che gli uccelli riescono a costruire degli strumenti efficienti e funzionali: capacità finora osservate solo nei primati e considerate un passo significativo nell’evoluzione cerebrale

Fabbricare e utilizzare strumenti non è solamente una prerogativa umana: è risaputo che le scimmie assemblano componenti diversi per produrre strumenti funzionali, e adesso questa capacità è stata riscontrata anche negli uccelli. A dimostrarlo, un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports sui corvi della nuova Caledonia (Corvus moneduloides), condotto da un team internazionale di ricercatori del Max Planck Institute e dell’università di Oxford. In questa ricerca è emerso che questi animali sono in grado di assemblare due o più elementi per costruire uno strumento che sia funzionale.

Nel 2002, un esemplare di corvo della Caledonia di nome Betty diventò famoso per aver creato uno strumento uncinato piegando del materiale flessibile. Sebbene l’abilità di questa specie di utilizzare e realizzare utensili in natura e in cattività fosse già nota ai ricercatori (Pikaia ne ha parlato quiqui), fino ad oggi, ancora nessuno era riuscito a dimostrare la capacità di questa specie di combinare più pezzi insieme per creare uno strumento unico.

I protagonisti della ricerca sono stati otto corvi della Nuova Caledonia a cui gli scienziati avevano lasciato a disposizione alcuni bastoncini allo scopo di raggiungere del cibo attraverso un’apertura. Nel primo test, i bastoncini erano sufficientemente lunghi da raggiungere il cibo: tutti gli uccelli ne hanno colto rapidamente uno, l’hanno inserito attraverso l’apertura e sono riusciti ad a arrivare al loro target. Nei test successivi, gli scienziati hanno posizionato il cibo in profondità e hanno fornito ai soggetti solo bastoncini corti: questi non erano abbastanza lunghi da permettere ai corvi di raggiungere il cibo. I bastoncini, però, potevano essere combinati tra di loro, poiché alcuni erano cavi e altri potevano adattarsi al loro interno.

Senza alcun aiuto o dimostrazione, quattro corvi sono riusciti a incastrare due bastoncini, e il pezzo più lungo che ne è risultato è stato utilizzato per raggiungere ed estrarre il cibo. Alla fine, gli scienziati hanno reso il compito ancora più difficile fornendo bastoncini di lunghezza ancora inferiore rispetto il test precedente, scoprendo così, che un particolare uccello chiamato “Mango”, era in grado di creare strumenti componendo tre o quattro parti.

Gli autori di questa ricerca spiegano che i processi mentali con cui gli uccelli raggiungono i loro obiettivi non sono stati ancora pienamente identificati ma che è un’abilità davvero interessante: nel caso degli umani, i bambini impiegano diversi anni prima di creare nuovi strumenti, probabilmente perché questa capacità richiede l’anticipazione di oggetti ancora invisibili.

Un altro studio dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna conferma che una specie di cacatua, il cacatua di Goffin (Cacatua goffiniana), possiede l’abilità di strappare il cartone in strisce di diversa lunghezza, utilizzandole poi come strumenti per raggiungere il cibo. Quello che ha stupito i ricercatori è stato che questi cacatua riescono ad aggiustare la lunghezza dei loro “strumenti”, ma non la larghezza.

Lo studio ha dimostrato che i cacatua di Goffin sono in grado di regolare la lunghezza delle strisce di cartone tenendo in considerazione la distanza dal cibo: creavano strisce più corte quando la ricompensa era più vicina, rispetto a quando era più lontana.

Tuttavia, quando i ricercatori restringevano l’apertura che permetteva l’accesso al cibo, solo un esemplare fra tutti era in grado di regolare la larghezza della striscia di cartone. Questo, probabilmente, a causa del materiale usato: il cartone, infatti, non permetteva ai cacatua di regolare con precisione la larghezza dello strumento.

Gli studi presi in considerazione dimostrano che queste specie di uccelli possiedono delle capacità notevoli, che consentono loro di risolvere problemi complessi e che comportano l’anticipazione di oggetti che non hanno mai visto. Una scoperta molto interessante, soprattutto se si considera il fatto che i soggetti sperimentali non hanno ricevuto nessun aiuto o formazione per realizzare questi strumenti.

Riferimenti

A. M. P. von Bayern, S. Danel, A. M. I. Auersperg, B. Mioduszewska, A. Kacelnik. Compound tool construction by New Caledonian crows. Scientific Reports, 2018; 8 (1) DOI:10.1038/s41598-018-33458-z

A. M. I. Auersperg, C. Köck, M. O’Hara, L. Huber. Tool making cockatoos adjust the lengths but not the widths of their tools to function. PLOS ONE, 2018; 13 (11): e0205429 DOI:10.1371/journal.pone.0205429

 

 

Crediti immagine: Lip Kee Yap [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons