Angiosperme nell’Ordoviciano, oppure…

Benvenuti alla nuova oscena puntata sul giornalismo scientifico italiano. Questa volta però, al posto di una fresca, vi proponiamo una notizia fossile: “In argentina le piante-dinosauro: trovati fossili di 472 milioni di anni“. A “informarci” sui “fatti” è Libero, qualche mesetto fa oramai (12 ottobre 2010). Adesso, al di là del trito e ritrito accostamento tra fossili e dinosauri  nel

Benvenuti alla nuova oscena puntata sul giornalismo scientifico italiano. Questa volta però, al posto di una fresca, vi proponiamo una notizia fossile: “In argentina le piante-dinosauro: trovati fossili di 472 milioni di anni“. A “informarci” sui “fatti” è Libero, qualche mesetto fa oramai (12 ottobre 2010).

Adesso, al di là del trito e ritrito accostamento tra fossili e dinosauri  nel titolo (davvero, non importa se 472 milioni di anni fa non c’erano nemmeno i vertebrati gnatostomi, ma ve la lasciamo passare questa…) andiamo a leggere qualche estratto per renderci conto insieme di quanto non ci sia limite al peggio:

Frase 1: “Hanno 472 milioni di anni, sono i fossili di piante terrestri più antichi mai rinvenuti. Sono stati ritrovati in Argentina: si tratta di fossili di anemone epatica (nella foto), piante dalla struttura molto semplice.”

Ecco, ci siamo già fermati alla prima: Libero sostiene di avere una foto di un anemone epatica fossile di 472 milioni di anni. E ce la mostra. Sensazionale! No, davvero. Perché questa scoperta equivarrebbe al coniglio precambriano di Haldane: la teoria dell’evoluzione sarebbe da riscrivere — da capo.

Lasciando la frase 2, passiamo alla 3: “Grazie a questo ritrovamento, acquista sempre più credibilità la teoria secondo cui l’anemone epatica sia l’antenata di tutte le piante terrestri.” se questa è la teoria con più credibilità non oso pensare alle altre! … Grazie anche per il grassetto sul nome: sottolineano che è un’angiosperma quella di cui stiamo parlando.

Questa teratologia giornalistica è stata ovviamente tratta da un articolo scientifico che, almeno, esiste… del New Phytologist. E, altrettanto ovviamente, la notizia è stata scritta leggendo il solo abstract. Nemmeno han guardato le figure.

Ah, vabbè, poi non vi sto a dire che basta andare su Wiki per capire che si tratta di epatiche (Marcantiofite, in figura un cladogramma semplificato) e NON di anemone epatica (Embriofite), prima frase dopo il titolo: “Not to be confused with Hepatica, a flowering plant that may also be called “liverwort”.

Per vedere il lato positivo, almeno adesso sappiamo che anche Libero accetta l’evoluzione…

Ehi! Incitano a commentare!

Forza Pikaiani, lasciate un commento: vi do io un suggerimento: “Complimenti!”.

Giorgio Tarditi Spagnoli