Batteri fantascientifici

Nel fascicolo di novembre 2006 dell’ International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology compare un articolo che alla fantascienza è molto vicino. Un composito gruppo di parassitologi capitanato da Claudio Bandi, meglio noto come Pippo, provenienti dalle Università di Milano, Pavia, Sidney e dall’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca descrive un batterio simbionte trovato in una zecca piuttosto comune, Ixodes

Nel fascicolo di novembre 2006 dell’ International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology compare un articolo che alla fantascienza è molto vicino. Un composito gruppo di parassitologi capitanato da Claudio Bandi, meglio noto come Pippo, provenienti dalle Università di Milano, Pavia, Sidney e dall’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca descrive un batterio simbionte trovato in una zecca piuttosto comune, Ixodes ricinus, il cui luogo di residenza è quantomeno singolare: i mitocondri degli ovari delle femmine e dei tessuti del 50% circa dei maschi. A tale batterio, affine al gruppo delle rickettsie, è stato attribuito il nome scientifico di Midichloria mitochondrii. Il nome Midichloria è preso in prestito dagli autori da organismi di fantasia (midichlorians) che risiedono nelle cellule degli organismi che popolano l’Universo di Guerre stellari e che “comunicano con la forza”. Gli autori ritengono che la presenza ubiquitaria del simbionte negli ovari delle femmine abbia qualche ruolo chiave nella biologia della specie, e che M. mitochondrii possa interagire con i patogeni trasmessi dalla zecca Ixodes ricinus, fra i quali il batterio responsabile del temibile morbo di Lyme.

Marco Ferraguti