Charlie & Jenny

La storia di un incontro particolare tra il grade naturalista Charles Darwin e un primate speciale

In questi giorni politici e giornalisti hanno fatto affermazioni vergognose, di cui Pikaia ha scritto qui. Io voglio invece raccontare una storia tenera che riguarda un piccolo orango.
Jenny fu il primo orango ad essere mostrato allo Zoo di Londra; lei arrivò il 25 Novembre 1837, ed era un cucciolo, ancora bisognosa delle cure materne; strappata al suo ambiente e acquistata da un certo Mr.Moss per £150. Venne accolta nella “Giraffe House” riscaldata in modo adatto per l’animale; ben  presto attrasse folle di persone curiose di vederla! 
Il 28 Marzo 1838, Charles Darwin andò allo Zoo per vedere Jenny; era per lui la prima volta in cui incontrava un primate. Darwin ne rimase incantato… Così  egli descrisse Jenny in uno dei suoi notebook: “Il custode le mostrò una mela, ma senza l’intenzione di dargliela, a questo punto Jenny si buttò per terra sulla schiena, scalciò e pianse, esattamente come un bambino disobbediente (as a naughty child). Lei quindi si mostrò molto imbronciata e dopo due o tre singhiozzi, il custode disse: ‘Jenny, se smetti di strillare e fai la brava bambina, ti darò la mela.’ Ella capì certamente ogni sua parola, e, proprio come un bambino, fece un grande sforzo per smettere di frignare, alla fine ci riuscì e quindi ricevette la mela, con la quale saltò in una poltrona e cominciò a mangiarla, con l’espressione più felice immaginabile.
Jenny fece una profonda impressione a Darwin, portandolo a scrivere nel suo taccuino: “Lasciate che la gente vada a visitare l’Orango addomesticato, ad ascoltare i suoi versi espressivi, a vedere la sua intelligenza quando le si rivolge la parola, come se capisse ogni parola che le si dice; lasciate che la gente veda il suo affetto  per le persone che conosce o veda la sua passione, la rabbia, i musi lunghi e la sua disperazione! […] Quindi, lasciate che gli uomini si vantino della loro orgogliosa superiorità. L’uomo nella sua arroganza pensa di essere esso stesso il risultato di un ottimo lavoro, per cui è necessario l’intervento di una divinità. Sarà più umile, ma io credo sia vero il considerare l’uomo creato dagli animali.
Darwin visitò Jenny altre due volte, notando che ella era “astonished beyond measure” quando vedeva il suo riflesso in uno specchio; fece anche dei disegni delle sue espressioni e giocò con lei. 
Un altro visitatore illustre, la Regina Vittoria, non vide la prima Jenny, ma vide il successivo orango arrivato nel 1839, dopo la morte di Jenny a causa della polmonite. Come parte di una tradizione, il nuovo orango ricevette lo stesso nome dai suoi custodi, e quindi fu chiamato Jenny anche lui, pur essendo maschio (e questo portò a una certa confusione sul sesso dell’animale I guess…). La Regina Vittoria fu affascinata e disgustata dalla sua prima visione di un primate il 27 Maggio 1842, affermando che Jenny era “così disgustosamente umana.
La seconda Jenny fu vista anche dal paleontologo Richard Owen (individuo deprecabile, campione di intrighi e sotterfugi) e da sua moglie (che auspichiamo migliore del marito) durante la visita allo Zoo di Londra. La Signora Owen scrisse: “Vedemmo Jenny prendere la sua tazza di te, raccogliere il liquido con il cucchiaino e sorseggiarlo nel modo più simile possibile a quello di una signora. Hunt, il custode, pose un cappello molto elegante sulla sua testa, cosa che la rese ancora più ridicola. Hunt mi disse che, alcuni giorni prima, la Regina ed il Principe Alberto si erano  veramente divertiti con i  trucchi di Jenny, ma che non aveva osato metterle il cappello, perché temeva che il gesto fosse interpretato come volgare!”
Patrizia  Martellini