Coccinelle da sbarco

L’emolinfa della coccinella arlecchino contiene numerose spore di un microsporidio, un parassita intracellulare obbligato, molto simile a Nosema thompsoni… un patogeno letale per altri insetti.

La coccinella arlecchino Harmonia axyridis è una specie invasiva nota in numerose parti del mondo, tra cui anche l’Italia. Introdotta come strumento per il biocontrollo delle infestazioni da afidi, la coccinella arlecchino (da alcuni identificata anche come coccinella cinese) ha arrecato gravi danni alle popolazioni di coccinelle “italiane” dimostrando una sorprendente capacità di adattamento a nuovi ambienti. 

Andandone a studiare il sistema immunitario, il gruppo di ricerca di Christian R. Rohrich ha osservato un livello insolitamente alto di attività antimicrobica nell’emolinfa di Harmonia, resistenza dovuta alla presenza dell’harmonina, una molecola in grado di inibire la crescita di molti batteri patogeni per gli insetti. Grazie a questa insolita capacità antibatterica, la coccinella arlecchino può crescere anche in presenza di patogeni che infetterebbero altre coccinelle rendendo questa specie in grado di colonizzare nuovi habitat con successo. 
Una recente pubblicazione su Science ha aggiunto un ulteriore tassello alle strategie di sopravvivenza di questa specie invasiva. Come mostrato dal gruppo di ricerca di Rohrich, l’emolinfa di Harmonia contiene numerose spore di un microsporidio, un parassita intracellulare obbligato, molto simile a Nosema thompsoni che è un patogeno letale per altri insetti, tra cui la Coccinella semptempunctata comunemente presente (o almeno lo era!) nei nostri campi. 
Secondo quanto mostrato da Rohrich e colleghi, le spore del microsporidio presente nella coccinella arlecchino sono inattive, ma se iniettate in altri insetti ne causano la morte. Harmonia sembra quindi disporre di una vera e propria arma biologica, che successive analisi hanno mostrato essere presente non solo nell’adulto, ma anche nelle larve e nelle uova.

Questa insolita scoperta permette di spiegare perché gli esemplari di Coccinella muoiano se alimentati con uova di coccinella arlecchino a dimostrazione del fatto che Harmonia ha sviluppato una sorta di resistenza/tolleranza al microsporidio. Parallelamente, la pubblicazione di Rohrich ci permette di fare un po’ di luce sull’elevata velocità di diffusione con cui Harmonia sta colonizzando nuovi ambienti. La coccinella arlecchino sembra infatti essere un avversario estremamente ostico per le specie autoctone e la sua minor suscettibilità alla patologie batteriche, assieme alle sue “armi chimiche”, ne fanno una specie invasiva con solide mire di espansione.