Comunicare attraverso le uova

Il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus), così come tutte le specie ad esso affini, costituisce il gradino di vertice delle reti trofiche degli ecosistemi in cui vive. Protetti dalla propria mole e dalle proprie armi d’offesa, gli individui adulti non devono temere la predazione da parte di nessun’altra specie: così non si può dire per i piccoli appena schiusi, indifesi

Il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus), così come tutte le specie ad esso affini, costituisce il gradino di vertice delle reti trofiche degli ecosistemi in cui vive. Protetti dalla propria mole e dalle proprie armi d’offesa, gli individui adulti non devono temere la predazione da parte di nessun’altra specie: così non si può dire per i piccoli appena schiusi, indifesi e inesperti dell’ambiente circostante, che subiscono un alto tasso di mortalità per mano dei predatori. Per questo motivo, la madre spesso li accompagna e li protegge dai pericoli.

Perchè questo comportamento di difesa possa essere realmente efficace, i coccodrilli neonati schiudono in modo sincrono, comunicandosi ancora all’interno delle uova quando è il momento opportuno per venire alla luce. Questa è la conclusione di uno studio che ha meritato la copertina dell’ultimo numero della rivista Current Biology.

Che i piccoli di coccodrillo emettessero lievi richiami ancora protetti dentro il loro guscio e ricoperti dal nido di terra è noto da tempo e anche l’ipotesi che questi fossero finalizzati alla sincronizzazione della schiusa era già stata formulata, tuttavia mancavano prove sperimentali al riguardo. Per valutare questa ipotesi, un gruppo di ricercatori della Université Jean Monnet di Saint-Etienne ha suddiviso in tre gruppi sperimentali alcune uova che dovevano schiudere entro pochi giorni dall’inizio del test: alle uova del primo gruppo sono stati fatti ascoltare richiami registrati di piccoli di coccodrillo in procinto di schiudere, a quelle del secondo dei rumori casuali, mentre quelle del terzo sono state tenute in isolamento sonoro.

Ebbene, le uova del primo gruppo, dopo aver risposto ai richiami, sono schiuse tutte entro 10 minuti dalla fine della registrazione; di quelle del secondo e del terzo, invece, solo una si è schiusa durante l’esperimento o poco dopo, mentre le altre nelle 5 ore successive. La sincronia nella schiusa è dunque di fondamentale importanza per questa specie, consentendo alla madre di proteggere tutti, e non solo alcuni dei suoi piccoli, fin dal primo momento.

L’importanza adattativa di questo comportamento è stata verificata mediante un ulteriore esperimento condotto questa volta sulle madri coccodrillo: durante il periodo di incubazione, i ricercatori hanno rimosso le uova dai nidi ed inserito al loro posto un registratore, che emetteva i tipici richiami degli embrioni in procinto di schiudere in alcuni casi, mentre solo suoni di disturbo in altri. Alla percezione delle vocalizzazioni dei piccoli e non dei suoni casuali, le madri si dirigevano immediatamente al nido e rispondevano ai richiami scavando. In questo modo, mettendo in atto un comportamento di aiuto nei confronti della propria prole, anche le madri dimostrano di percepire e comprendere le informazioni riguardo la schiusa della prole.

La selezione naturale, concludono i ricercatori, ha promosso questa forma di comunicazione pre-natale, presente anche in numerose specie di uccelli, soprattutto quelli con prole nidifuga (le specie in cui i pulcini appena nati sono in grado di camminare e quindi di allontanarsi dal nido), che consente ai piccoli di godere della protezione materna fin dalla schiusa e alla madre di elargire cure parentali non deprezzabili verso tutta la prole, con conseguente massimizzazione della fitness.

Andrea Romano

Fonte dell’immagine: nigeldennis.com