Cosa ci rende diversi?

Presentando diversi studi condotti negli ultimi anni (ultimo dei quali il sequenziamento di una buona parte del genoma di Homo neanderthalensis che a breve dovrebbe essere pubblicato da parte del gruppo di Svante Pääbo del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig) emergono risultati che possono portarci ad affermare che, guardando il DNA, non c’è molto che ci renda

Presentando diversi studi condotti negli ultimi anni (ultimo dei quali il sequenziamento di una buona parte del genoma di Homo neanderthalensis che a breve dovrebbe essere pubblicato da parte del gruppo di Svante Pääbo del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig) emergono risultati che possono portarci ad affermare che, guardando il DNA, non c’è molto che ci renda diversi dai nostri più stretti cugini tra le scimmie antropomorfe. Ciò nonostante sono stati proprio quei piccoli cambiamenti a fare la differenza.

Chiara Ceci