Dal deserto alle foreste umide

I primi vertebrati terrestri si sarebbero originati in stagni temporanei, luoghi secchi ed inospitali che consentirono la sopravvivenza solo di quegli individui che furono in grado di spostarsi tra una pozza e l’altra. La conquista delle terre emerse fu dunque un adattamento estremo alle condizioni di aridità. Tale abilità innescò successivamente una serie di modificazioni, dai polmoni all’origine del collo

I primi vertebrati terrestri si sarebbero originati in stagni temporanei, luoghi secchi ed inospitali che consentirono la sopravvivenza solo di quegli individui che furono in grado di spostarsi tra una pozza e l’altra. La conquista delle terre emerse fu dunque un adattamento estremo alle condizioni di aridità. Tale abilità innescò successivamente una serie di modificazioni, dai polmoni all’origine del collo e degli arti dotati di cinque dita, che, l’una dopo l’altra, consentirono il totale sfruttamento delle terre emerse (nell’immagine a sinistra).

Questa ipotesi, proposta da Alfred Romer, viene oggi messa in discussione dal geologo australiano Gregory J. Retallack dalle pagine della rivista The Journal of Geology. Le ultime scoperte e ricostruzioni paleo-climatiche dei luoghi in cui vissero i primi tetrapodi, risalenti al tardo Devoniano (390-360 milioni di anni fa), fanno pensare, sostiene Retallack, ad un’origine di questi vertebrati in condizioni completamente differenti da quanto ritenuto finora: in ambienti fittamente coperti di vegetazione con elevati livelli di umidità e precipitazioni (nell’immagine a destra). Insomma, i primi vertebrati terrestri si sarebbero originati in foreste altamente piovose piuttosto che in zone aride. I ritrovamenti dei più antichi fossili di tetrapodi (sia già totalmente terrestri che ancora acquatici) sono infatti dislocati prevalentemente in regioni costiere o estuariali di foreste umide, dove le terre circostanti venivano periodicamente invase dalle acque.

E’ in questo contesto, conclude Retallack, che sarebbero stati favoriti tratti come le zampe e il collo, utili sia per cacciare nelle acque basse sia per oltrepassare piccoli ostacoli, come i rami e radici. I possessori di tali caratteri risultarono poi estremamente avvantaggiati sulle terre emerse: e la conquista ebbe inizio…

Andrea Romano

Riferimenti:
Gregory J. Retallack. Woodland Hypothesis for Devonian Tetrapod Evolution. The Journal of Geology, 2011; 119 (3): 235 DOI: 10.1086/659144

Immagine:
Credit: Image courtesy of University of Oregon