Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione

Il bicentenario della nascita di Charles Darwin, che nel 1875 divenne socio onorario della Società dei Naturalisti di Modena, ed i 150 anni dalla pubblicazione della sua opera più importante, “L’Origine delle specie”, tradotta in Italia per la prima volta da alcuni modenesi nel 1864, sono state occasione per una serie di iniziative, promosse fin dalla primavera dalla Società dei

Il bicentenario della nascita di Charles Darwin, che nel 1875 divenne socio onorario della Società dei Naturalisti di Modena, ed i 150 anni dalla pubblicazione della sua opera più importante, “L’Origine delle specie”, tradotta in Italia per la prima volta da alcuni modenesi nel 1864, sono state occasione per una serie di iniziative, promosse fin dalla primavera dalla Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, che hanno inteso approfondire il contributo di questo scienziato, che ha lasciato una profonda impronta tanto nello sviluppo della cultura scientifica che del pensiero umanistico. Per la conclusione delle celebrazioni l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la Società dei Naturalisti e Matematici di Modena organizzano una mostra dal titolo “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione”.

L’esposizione, realizzata grazie ad un importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sarà inaugurata al Foro Boario (via Bono da Nonantola, 2) a Modena nella giornata di sabato 14 novembre e resterà aperta fino a sabato 12 dicembre 2009 e racconterà la vita e le scoperte di uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, delle sue originali osservazioni su animali, piante, fossili e minerali, della sua teoria dell’evoluzione e di come il mondo accademico e della cultura modenese si dimostrò ricettivo verso le idee di Darwin, svolgendo un ruolo attivo nella loro di diffusione.

“Questa mostra – dice il Rettore prof. Aldo Tomasi – non è solo un omaggio al grande scienziato resogli dal mondo accademico che, come si può comprendere da quanti generosamente hanno fornito contributi scientifici e materiali, ha partecipato davvero coralmente alla sua organizzazione ed al suo allestimento. E’ qualcosa di più: è una rappresentazione fatta con spirito divulgativo dell’influenza che le sue teorie hanno saputo esercitare un po’ in tutti i campi del sapere, dalla biologia alla filosofia. E ci riempie d’orgoglio che Modena e i docenti del tempo dell’Ateneo siano stati i primi a divulgare in Italia le idee di Darwin e che questo legame ancora oggi non si sia attenuato”.

Attraverso un percorso espositivo multidisciplinare di esplorazione e di scoperta i visitatori potranno conoscere il pensiero scientifico e la sua evoluzione, come dai risultati delle scienze di ieri si siano sviluppate le più moderne tecnologie scientifiche. La mostra, ad ingesso libero, e che nei giorni di esposizione ha in programma visite guidate, attività didattiche per le scuole, incontri e dibattiti, è suddivisa in 4 sezioni: Darwin e Modena – storia di uno scienziato e divulgazione di un’idea; Darwin naturalista – gli organismi, i contenuti e la loro distribuzione; Darwin geologo – le rocce, i fossili ed il tempo dell’evoluzione e Darwin biologo – osservare la natura per capire l’evoluzione.

All’organizzazione della mostra hanno partecipato numerosi enti ed associazioni private, tra cui il Museo Civico Archeologico Etnologico del Comune di Modena, il Gruppo Modenese di Scienze Naturali, l’Associazione Colombofila del Triganino, il Centro Museale di Pavullo, il Museo Naturalistico del Frignano “F. Minghelli”, la CONFAPI – piccole e medie imprese di Modena, la Paleontological Research Institution di Ithaca (New York, USA), nonché il coinvolgimento dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, di Biologia Animale, di Paleobiologia e dell’Orto Botanico, di Scienze della Terra e dei Musei Universitari dell’Ateneo, tutti uniti per riconoscere il giusto tributo al padre della teoria dell’evoluzione.

L’inaugurazione della mostra sarà anticipata da una giornata di studio, che si svolgerà la stessa mattina di sabato 14 novembre presso la Sala della Rocca dei Contrari di Vignola, e che vedrà la partecipazione del prof. Benedetto Sala dell’Università di Ferrara che relazionerà su “Gli organismi fossili e l’evoluzione – Un cruccio di Darwin”, del prof. Franco Ricci Lucchi dell’Università di Bologna che interverrà su “Darwin e la Geologia” e del prof. Giorgio Celli, professore Emerito dell’Università di Bologna, che farà un “Viaggio nel mondo e viaggio nella mente: l’attualità di Charles Darwin”.

Nel periodo della mostra è infine in programma un nutrito calendario di conferenze divulgative di approfondimento a tema: la prima sarà sabato 21 novembre alle ore 15.00 presso il Foro Boario a Modena dal titolo “L’esplosione cambriana: il big bang dell’evoluzione”, di cui sarà relatore il prof. Cesare Andrea Papazzoni del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La seconda avrà luogo sabato 28 novembre alle ore 16.00 presso l’Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena dal titolo“Paleogenetica: nuove prospettive nello studio dell’evoluzione umana”, affidata al prof. David Caramelli del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell’Università di Firenze. La terza, sarà, invece, domenica 29 novembre 2009 alle ore 15.00 al Foro Boario a Modena su “Viaggio tra le società degli insetti”, che sarà tenuta dalla prof.ssa Lara Maistrello del Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il quarto appuntamento, sabato 5 dicembre 2009 alle ore 15.00 sempre al Foro Boario, riguarderà “Il Darwinismo a Modena”, su cui interverrà il dott. Stefano Minarelli, autore del libro “Appunti per una storia del darwinismo a Modena”. Infine, sabato 12 dicembre 2009 alle ore 15.00 ancora al Foro Boario, si parlerà “Dai pesci ai rettili: la conquista delle terre emerse” col dott. Paolo Serventi del Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.