“Darwinian Populations and Natural Selection” vincitore del premio Lakatos 2010

Darwinian Populations and Natural Selection

Il libro di Godfrey-Smith, Darwinian Populations and Natural Selection (2009), sviluppa una innovativa analisi del meccanismo di selezione naturale

La London School of Economics and Political Science annuncia che il Premio Lakatos 2010 per il più notevole contributo alla filosofia della scienza va a Peter Godfrey-Smith, professore alla Harvard University e filosofo estremamente prolifico nei dibattiti più interessanti sulla teoria dell’evoluzione (oltre che in altri campi come la filosofia della mente e il pragmatismo americano, si veda la sua pagina web).

Il libro di Godfrey-Smith, Darwinian Populations and Natural Selection (Oxford University Press, 2009), sviluppa una innovativa analisi del meccanismo di selezione naturale, tradizionalmente descritto come una conseguenza necessaria e automatica di tre principi: variazione individuale, ereditarietà e limitatezza delle risorse. Il concetto centrale nel discorso di Peter è quello di popolazione darwiniana, una collezione di individui con caratteristiche tali da potersi modificare attraverso il meccanismo di selezione naturale. Godfrey-Smith esplora concetti come quello di fitness o di ereditarietà, mostrando a un tempo come questi siano concetti complessi e per niente scontati, e come le loro configurazioni (anch’esse affatto scontate) possano influenzare la capacità della popolazione di evolvere in maniera più o meno “paradigmaticamente darwiniana”.

In altre parole, è necessaria una particolare e ristretta configurazione dei fattori (distribuzione di fitness, tipo di ereditarietà, natura degli individui che compongono la popolazione, ecc.) perché la selezione naturale possa funzionare, e si conoscono ormai moltissimi casi biologici (qualche esempio: amebe, denti di leone, pioppi, ma anche alveari e mandrie) in cui questi fattori hanno una configurazione in qualche misura diversa. Le popolazioni, tutte simili a “popolazioni darwiniane”, potrebbero aver “evoluto differenti modi di evolvere”: su alcune di esse la selezione naturale potrebbe avere meno “presa”, e portare o meno a cambiamenti evolutivi significativi. Utilizzando il concetto di popolazione per così dire “più o meno darwiniana”, Godfrey-Smith elabora nuove analisi del ruolo dei geni nell’evoluzione, della natura delle “transizioni evolutive” che creano nuovi livelli a cui la selezione naturale può agire (es. la transizione alla multicellularità o l’operare della selezione di gruppo), e la possibilità che meccanismi analoghi alla selezione naturale avvengano nella cultura.

Il Lakatos Award – in memoria di Imre Lakatos (1922-1974), professore alla London School of Economics e prematuramente scomparso – è assegnato per un “outstanding contribution to the philosophy of science” nella forma di un libro pubblicato in lingua inglese nei precedenti cinque anni. Fin dalla prima premiazione (1986) non sono stati rari i riconoscimenti a filosofi della biologia i quali, accanto ad altri specialisti come i filosofi delle scienze sociali ed economiche o della fisica, mostrano come l’evoluzione e le scienze della vita siano oggi al centro della riflessione su che cosa sia e come funzioni la scienza, ponendo sfide concettuali e comunicative sempre nuove e interessanti. L’anno scorso fu il libro Evolution and the Levels of Selection (Oxford University Press, 2006) a valere il premio Lakatos ad un altro filosofo della biologia, Samir Okasha (Bristol University, si veda la sua lezione alla LSE su youtube). Le prossime nominations entro il 22 aprile 2011. Sarà nuovamente evoluzione?

Riferimenti:

Godfrey-Smith P (2009). Darwinian Populations and Natural Selection. New York: Oxford University Press.

Okasha S (2006). Evolution and the Levels of Selection. Oxford: Oxford University Press.

Due ottime recensioni del libro di Godfrey-Smith:

Pigliucci M (2009.08.15). Notre Dame Philosophical Reviews. Link 

Plutynski A (2010). Philosophical Books, 51(2), pp.83-101. Link