Due novità della casa editrice universitaria ETS di Pisa

Si tratta di Lorenzo Calabi (Professore Ordinario presso il Dipartimento di Filosofia di Pisa) con il primo titolo:Il caso che disturba. Spunti e appunti sul naturalismo darwiniano Dal sito web riporto:L’uomo è un prodotto casuale dell’evoluzione del mondo? O il mondo è stato formato per il fine dell’uomo?Naturalismo e finalismo, caso e prescienza, intelligenza e moralità. Spunti e appunti intorno

Si tratta di Lorenzo Calabi (Professore Ordinario presso il Dipartimento di Filosofia di Pisa) con il primo titolo:
Il caso che disturba. Spunti e appunti sul naturalismo darwiniano
Dal sito web riporto:
L'uomo è un prodotto casuale dell'evoluzione del mondo? O il mondo è stato formato per il fine dell’uomo?
Naturalismo e finalismo, caso e prescienza, intelligenza e moralità. Spunti e appunti intorno a un'idea "sgradevolissima a molti", l’inesistenza di salti nella scala della natura; e intorno alla continuità fra l'evoluzione biologica e quella culturale, alla spontaneità del progresso e al governo dell'ambiente, ai modi e ai gradi della differenza tra l'uomo e gli altri animali.
Sullo sfondo il primo grande tema: se si presume che ogni particolare variazione sia stata pre-ordinata dall'inizio dei tempi, allora anche la plasticità dell'organizzazione, che porta a tante deviazioni nocive della struttura, anche il ridondante potere di riproduzione, che porta a una lotta per la sopravvivenza, devono apparire leggi di natura superflue, inutili, irrilevanti. E se ciò pone di fronte a una difficoltà, allora bisogna riconoscere: questa difficoltà è analoga a quella che ci è posta dal rapporto fra la predestinazione e il libero arbitrio.
Ricordo che Calabi è autore di altre importanti pubblicazioni

Il secondo titolo è un saggio di Maria Cristina Fornari (Ricercatore in Storia della filosofia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Lecce) su:
La morale evolutiva del gregge. Nietzsche legge Spencer e Mill
Dal sito web riporto:
A dispetto di quanto sostiene lo stesso Nietzsche, che liquida i filosofi inglesi del suo tempo con parole sprezzanti e sbrigative, il rapporto che egli intrattiene con i rappresentanti dell'evoluzionismo e dell'utilitarismo è tutt'altro che episodico e marginale. Lo rivelano i volumi di Herbert Spencer e di John Stuart Mill conservati nella sua biblioteca, le cui sottolineature e glosse a margine testimoniano un dialogo attento e vivace con questi protagonisti del pensiero contemporaneo e un serrato dibattito sui temi nodali dell'epoca.
Origine e finalità della morale, utilitità e felicità, società e individuo, sono solo alcuni dei problemi con cui Nietzsche è chiamato a confrontarsi, spinto anche dai suoi interlocutori virtuali, dei quali riconosce e disvela la debolezza delle soluzioni.
Ricostruire questo confronto attraverso i testi editi, gli appunti, ma soprattutto le fonti dirette di lettura, è lo scopo di questo libro: si mostrerà che non solo la filosofia inglese si è rivelata essenziale alle riflessioni di Nietzsche in merito all'origine e alla natura della morale, ma che è proprio dal confronto con Spencer e con lo spencerismo che prendono corpo alcuni dei concetti-chiave della speculazione nietzscheana.
Altre pubblicazioni le potete trovare presso il centro Nietzsche di Lecce

Paolo Coccia