Evoluzionando

Il gruppo Evoluzionando pubblica oggi un documento stilato dai ricercatori del CNR di Roma per prendere le distanze dal convegno anti-evoluzionista organizzato nel 2009 da De Mattei. “Con riferimento al convegno svoltosi in novembre 2009 per iniziativa del Vice-Presidente del CNR, prof. Roberto De Mattei, convegno i cui atti sono raccolti nel volume: “Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi” (Editore Cantagalli),

Il gruppo Evoluzionando pubblica oggi un documento stilato dai ricercatori del CNR di Roma per prendere le distanze dal convegno anti-evoluzionista organizzato nel 2009 da De Mattei.

“Con riferimento al convegno svoltosi in novembre 2009 per iniziativa del Vice-Presidente del CNR, prof. Roberto De Mattei, convegno i cui atti sono raccolti nel volume: “Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi” (Editore Cantagalli), parzialmente finanziato dall’Ufficio Pubblicazioni del CNR per circa 10mila euro, i sottoscritti ricercatori del CNR, in sintonia sia col parere fortemente critico già espresso ai primi di Dicembre dal prof. Nicola Cabibbo, Presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, sia con la netta presa di distanza del Presidente del CNR Maiani del 24/12/2009, pubblicata sul sito CNR-News, sentono il dovere di ricordare i seguenti fatti ed esprimere le seguenti valutazioni:
a) come precisato dal Presidente Maiani , “il volume a cura del Vice Presidente De Mattei non esprime in alcun modo la voce ufficiale del CNR”, tant’è vero che, “contrariamente a quanto accade di norma nel caso di contributi concessi dal CNR per la pubblicazione di volumi, al libro non è stato apposto il logo dell’Ente, e il contributo è stato deciso autonomamente dal Responsabile dell’Ufficio Pubblicazioni, in linea con le norme vigenti presso il CNR”, cioè senza alcun intervento diretto del Presidente;
b) la nostra posizione di ricercatori rispetto all’evoluzionismo, in sintonia con quanto efficacemente osservato dal Presidente Maiani, “è diametralmente opposta a quella espressa dal Prof. De Mattei”, ma non per questo riteniamo, sempre in accordo con quanto affermato dal Presidente Maiani, che debba essere impedito a chicchessia e, in particolare, al De Mattei, di manifestare il proprio pensiero in materia, purchè sia chiaro che egli lo esprime a titolo personale e non in quanto rappresentante dell’Ente, e purchè rinunci quindi ad ogni forma di sostegno morale e finanziario da parte del CNR;
c) in accordo con quanto osservato dal prof. N. Cabibbo (Corriere della Sera, 2/12/2009, intervista a A. Carioti), ribadiamo che “il convegno organizzato dal Vice-Presidente De Mattei è un’iniziativa del tutto personale, che tuttavia egli aveva la facoltà di promuovere. Ma si tratta di un’iniziativa che lascia il tempo che trova. Infatti le tesi anti-evoluzioniste non hanno alcun seguito fra i biologi.” Appare dunque sconcertante il fatto che De Mattei, che non è un biologo, abbia voluto organizzare un convegno in cui si sono tratte conclusioni gravi e gratuite circa la validità di quella che da più di un secolo è la teoria portante di tutta la biologia moderna, una teoria che riceve continue conferme dalle scoperte e dai risultati che emergono da tutti i settori della ricerca biologica.
d) noi ricercatori CNR ricordiamo che il nostro ente svolge un ruolo di prim’ordine nella ricerca Internazionale, come sottolineato nel comunicato del Presidente CNR, e come emerso dalle procedure di valutazione degli Istituti; pertanto deploriamo il fatto che, attraverso la discutibile iniziativa di De Mattei, si si possa accreditare l’idea che sotto l’egida del CNR si attacchino sconsideratamente le teorie scientifiche più consolidate, in difesa di paradigmi obsoleti e decisamente improponibili, al punto che, come osserva giustamente Margherita Hack, ormai nessuno più si stupirebbe se domani qualche altro eminente rappresentante del CNR proponesse la riesumazione del sistema tolemaico sostenendo il tramonto dell’ipotesi eliocentrica!

Infine i sottoscritti, sempre in linea con quanto precisato dal Presidente Maiani, considerano un loro preciso impegno adoperarsi in modo che la polemica anti-evoluzionista, sollevata a titolo personale dal Vice-Presidente, essendo schiettamente anti-scientifica, “non abbia alcuna rilevanza sull’andamento dei programmi scientifici dell’Ente, nè in termini di impostazione dei temi di ricerca nè di finanziamenti agli stessi, e che l’attività di ricerca nel CNR nei settori interessati continui a conformarsi secondo i consueti criteri di rigore scientifico, propri della comunità scientifica internazionale”.