Evoluzione, Darwin funziona ancora

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: La rivista M!ND, Storie della conoscenza informa che tra breve sarà in tutte le edicole il n.4 del bimestrale (Dicembre 2005/Gennaio 2006) con l’articolo: Evoluzione, Darwin funziona ancora di

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: La rivista M!ND, Storie della conoscenza informa che tra breve sarà in tutte le edicole il n.4 del bimestrale (Dicembre 2005/Gennaio 2006) con l’articolo: Evoluzione, Darwin funziona ancora di Cesare Marchetti Dal comunicato stampa dell’editore riportiamo i seguenti brani: Il caso catapultò un giovane, intelligente, entusiasta ed acuto ma impreparato osservatore in una avventura esplorativa. Charles Darwin, imbarcato sulla goletta Beagle, dovette leggere il libro della natura e produsse una delle più rivoluzionarie idee dell’Occidente: l’evoluzione della specie. (…) L’idea è semplice e si è rivelata di grandissima generalità. Visto con l’occhio del DNA, l’individuo è un messaggio e l’evoluzione consiste in progressive modifiche congruenti con l’ambiente in cui è immerso. Anche la conoscenza in generale – e la scienza in particolare – sono costituite da messaggi e si può ricercare se la teoria di Darwin funziona al loro interno. Funziona. Io stesso ho potuto utilizzare l’idea in una ricerca piuttosto astratta sui limiti della conoscenza. Le leggi della fisica, ad esempio, vengono ipotizzate dai fisici e poi sperimentate per accertarne la consistenza con il mondo esterno. Queste ipotesi si formano nella nostra mente con processi di mutazione a roulette molto simili a quelli del DNA. (…) La teoria di Darwin rivoluzionò alle radici la visione del mondo, il monolito della creazione diventava un fluido turbolento in continua evoluzione. Non c’era più un Dio razionale, ma un caso onnipresente che fa e disfà senza una visione provvidenziale nè giustizia. Il buon comandante Fitzroy, che si era reso conto di essere stato la pietra cote su cui Darwin aveva affilato i suoi argomenti, si suicidò a soli 59 anni. Darwin, una volta superata la paura iniziale, cominciò a trarre conclusioni sempre più raccapriccianti: vince chi sopravvive ed il sesso come strumento di continuità assume un ruolo centrale nella teoria. Visti oggi con cinico distacco noi siamo delle complesse astronavi che il sesso ha costruito per essere portato in giro per il mondo e fare buoni incontri (detto con parole mie: i commenti dei contemporanei erano ben più crudi). Il criterio estetico aiuta a scegliere un partner che migliori la probabilità di una prole di successo. La teoria ha preso nuovo slancio con la scoperta del DNA. Le osservazioni macroscopiche trovano così una spiegazione nei meccanismi molecolari. E abbiamo ora uno strumento per guidare “razionalmente” l’evoluzione in un senso o un altro: speriamo bene