Evoluzione in mostra: il caso di Brienomyrus, il pesce elettrico africano

Carl Hopkins, un professore di neurobiologia dell’Universita’ di Cornell, studia i segnali elettrici emanati da questi pesci da piu’ di trent’anni. Insieme a Matt Arnegard, ricercatore nel suo laboratorio, Hopkins ha pubblicato un articolo sul Journal of Experimental Biology, avendo scoperto un fenomeno davvero interessante. Studiando banchi di mormiridi nel fiume gabonese Ivindo, composti da varie specie del genere Brienomyrus,

Carl Hopkins, un professore di neurobiologia dell'Universita' di Cornell, studia i segnali elettrici emanati da questi pesci da piu' di trent'anni. Insieme a Matt Arnegard, ricercatore nel suo laboratorio, Hopkins ha pubblicato un articolo sul Journal of Experimental Biology, avendo scoperto un fenomeno davvero interessante. Studiando banchi di mormiridi nel fiume gabonese Ivindo, composti da varie specie del genere Brienomyrus, i due studiosi hanno notato un comportamento peculiare: mentre nel banco la maggior parte dei gruppi presenti emettono scariche elettriche distinte, fatto coerente con la loro diversita' genetica e l'isolamento riproduttivo che essi manifestano, tre gruppi pressoche' identici dal punto di vista genetico emettono segnali elettrici diversi. Questi tre gruppi, denominati I, II e III, sono stati studiati dal punto di vista fisiologico ed etologico: durante la stagione degli accoppiamenti, in particolare, i due ricercatori hanno constatato che i maschi di tipo II sono maggiormente attratti dalle femmine di tipo II, mentre nel gruppo I questa discriminazione e' assente.

Gli autori hanno scoperto che alcuni elettrorecettori situati nella pinna caudale di questi pesci, i cosiddetti knollenorgan, risultano sensibili alla diversa forma d'onda dei segnali elettrici emessi: i recettori restano quindi gli stessi, in quanto riescono a rispondere a differenze nella forma d'onda e non necessariamente nella frequenza dell'onda stessa. Il segnale diversificato puo' essere percepito e crea cosi' un riconoscimento tra gruppi e una preferenza tra i sessi, che potra' eventualmente condurre all'isolamento riproduttivo: stiamo forse assistendo ad un evento di speciazione, addirittura di tipo simpatrico? Hopkins e Arnegard sono decisi a scoprirlo, attraverso ulteriori ricerche tra i fondi sabbiosi dei fiumi gabonesi.

Paola Nardi