Farfalle e meccanismi evolutivi

Studiando lepidotteri del genere Agrodiaetus, un team di ricerca della Harvard University, avrebbe confermato un possibile meccanismo di speciazione. Il contenuto della ricerca, pubblicato in questi giorni su Nature, viene rilanciato sul sito di

Studiando lepidotteri del genere Agrodiaetus, un team di ricerca della Harvard University, avrebbe confermato un possibile meccanismo di speciazione.

Il contenuto della ricerca, pubblicato in questi giorni su Nature, viene rilanciato sul sito di BBC News: Nikolai Kandul e i suoi colleghi hanno scoperto che specie dello stesso genere di farfalle, le quali condividono lo stesso spazio geografico, mostrano peculiari segni di distinzione sulle ali: e’ come se ogni specie vestisse una particolare divisa di squadra, che permette una rapida identificazione, soprattutto per l’accoppiamento.Questo processo, detto di “rinforzo”, impedisce che popolazioni ancora molto vicine geneticamente possano dar luogo ad accoppiamenti incrociati, e guida cosi’ questi gruppi ad una ancora maggiore separazione genetica, promuovendo di fatto la speciazione. Questo meccanismo di isolamento riproduttivo, del quale si era gia’ ipotizzata l’esistenza, e’ stato raramente visto direttamente all’opera in natura. Le farfalle studiate sono del genere Agrodiaetus, ed occupano diversi habitat in Asia. Sono caratterizzate da un marcato dimorfismo: solo i maschi hanno ali colorate, e con esse attraggono le femmine. Un aspetto interessante e’ che se due specie molto vicine sono separate geograficamente, esse tendono ad essere piuttosto simili; se invece non c’e’ separazione geografica, interviene il fenomeno gia’ descritto. Molte specie di Agrodiaetus sono ancora molto vicine geneticamente e potrebbero generare ibridi, i quali tuttavia si dimostrano meno adatti alla sopravvivenza. La selezione naturale favorisce quindi la distinzione marcata tra specie che condividono lo stesso spazio geografico, in modo da prevenire l’ibridazione e determinare la divergenza genetica.