Foresta preistorica

Una straordinaria scoperta sconvolge la paleobotanica: è stata ritrovata un’intera foresta fossilizzata datata circa 300 milioni di anni fa, nel Carbonifero. Questo ritrovamento, avvenuto all’interno di una miniera di carbone nello stato americano dell’Illinois, sebbene non rappresenti la foresta fossile più antica mai scoperta, ricopre una grande importanza per la comprensione di come appariva la copertura vegetale del periodo. La

Una straordinaria scoperta sconvolge la paleobotanica: è stata ritrovata un’intera foresta fossilizzata datata circa 300 milioni di anni fa, nel Carbonifero. Questo ritrovamento, avvenuto all’interno di una miniera di carbone nello stato americano dell’Illinois, sebbene non rappresenti la foresta fossile più antica mai scoperta, ricopre una grande importanza per la comprensione di come appariva la copertura vegetale del periodo.

La desrizione dei fossili è stata pubblicata da Howard Falcon-Lang dell’ Università di Bristol sulla rivista Geology, della Geological Society of America. La foresta è caratterizzata dalla presenza composita di innumerevoli piante ormai estinte, anche se la biodiversità sembra decisamente inferiore a quella attuale. Spiccano, ad esempio, felci ed equiseti dalle dimensioni arboree e alberi dai tronchi larghi 2m e alti circa 40m ma privi di rami e fronde. Con grande sorpresa dei ricercatori sono state ritrovate anche piante simili a mangrovie, organismi che si credeva si fossero sviluppati successivamente. Non mancano inoltre i fossili di alcuni animali, quali libellule dall’apertura alare di 60cm ed euripteridi, gli artropodi simili a scorpioni dalla lunghezza corporea che poteva raggiungere anche i 3m.

La foresta sarebbe sprofondata in seguito ad un imponente terremoto avvenuto circa 300 milioni di anni fa, rimanendo sepolta sotto un letto di fango che ne ha consentito la conservazione fino ad oggi.

L’importanza della scoperta si può capire anche dalle dimensioni: infatti, si tratta della più grande foresta fossile mai trovata, coprendo una superficie di circa 10.000 ettari, un’area quadrata di circa 10Km per lato.

Da oggi sarà dunque più facile ricostruire la composizione delle foreste pluviali del Carbonifero e capire in che modo si è evoluta la complessità e la grande diversità delle foreste attuali nel corso di milioni di anni. 

 La foto è di Andrea Romano

Andrea Romano