I linfociti B dei pesci e l’evoluzione del sistema immunitario

J. Oriol Sunyer, biologo della School of Veterinary Medicine alla University of Pennsylvania pubblica online su Nature Immunology un importante lavoro (degno di meritare la copertina del numero di Ottobre) condotto dal suo team di ricerca sui linfociti B di due pesci teleostei, la trota iridea e il pescegatto, rappresentanti di uno dei primi gruppi di vertebrati comparsi sulla Terra

J. Oriol Sunyer, biologo della School of Veterinary Medicine alla University of Pennsylvania pubblica online su Nature Immunology un importante lavoro (degno di meritare la copertina del numero di Ottobre) condotto dal suo team di ricerca sui linfociti B di due pesci teleostei, la trota iridea e il pescegatto, rappresentanti di uno dei primi gruppi di vertebrati comparsi sulla Terra e dotati di  sistema immunitario.

Le evidenze raccolte  propongono con forza un possibile legame evolutivo tra il sistema immunitario adattativo dei mammiferi e quello piu' semplice dei pesci: questi ultimi possiedono linfociti B capaci di fagocitare microorganismi e particelle estranee mentre i linfociti B dei mammiferi non presentano piu' questa capacita', avendo "imparato" a difendere l'organismo attraverso la produzione di anticorpi atti a combattere un eventuale invasore esterno. Nei mammiferi la capacita' di fagocitosi e' ritenuta da particolari cellule, tra cui i macrofagi e i monociti, ma non dai linfociti B: mentre nei pesci troviamo il 30-40% di cellule fagocitiche, soltanto una piccola frazione di queste sopravvive nei complessi sistemi immunitari dei mammiferi moderni. Tutto questo rafforza le evidenze gia' raccolte da qualche tempo, con la scoperta nei mammiferi di una linea cellulare bipotente che conduce a cellule B e a macrofagi: i due tipi di cellula avrebbero dunque un precursore comune. Lo studio ha esaminato anche il sistema immunitario di un anfibio, Xenopus laevis, trovando grandi similarita' con quello dei pesci teleostei: si tratta di un sistema ancora primitivo, con una grande proporzione di cellule fagocitiche.

Qual e' il futuro di questa ricerca? I prossimi sviluppi saranno importanti dal punto di vista evolutivo, per comprendere meglio la catena di eventi che ha condotto dai sistemi immunitari piu' primitivi a quello complesso dei mammiferi moderni, ma c'e' anche un punto di vista molto piu' applicativo: forse gli attuali vaccini usati nella piscicoltura sono meno efficaci di cio' che potrebbero essere, stimolando maggiormente la parte adattativa del sistema immunitario dei pesci, minoritaria, anziche' quella fagocitica, che si e' rivelata in questo studio molto piu' importante. 

Paola Nardi