I maschi producono i maschi, le femmine fanno altre femmine, e tutti e due fanno le operaie: una specie di formica oppure due?

Sulla rivista Nature è riportata in questi giorni la scoperta, nella formica Wasmannia auropunctata, di un meccanismo di riproduzione mai osservato prima: le femmine clonano sé stesse, mentre i maschi producono altri maschi identici a loro, parassitando le uova delle regine. Nelle formiche, come nella maggior parte degli Imenotteri, i maschi e le femmine sono determinati con un sistema detto

Sulla rivista Nature è riportata in questi giorni la scoperta, nella formica Wasmannia auropunctata, di un meccanismo di riproduzione mai osservato prima: le femmine clonano sé stesse, mentre i maschi producono altri maschi identici a loro, parassitando le uova delle regine. Nelle formiche, come nella maggior parte degli Imenotteri, i maschi e le femmine sono determinati con un sistema detto aplodiploide. Le femmine, ovvero le regine e le operaie, nascono da uova fecondate, ed hanno due copie di ciascun gene: una proveniente dalla madre ed una dal padre. I maschi, invece, nascono da uova non fecondate e di ciascun gene hanno una sola copia, che ricevono esclusivamente dalla madre. In W. auropunctata, invece, un team internazionale guidato dai francesi Denis Fournier e Arnaud Estoup, ha scoperto che le regine figlie sono identiche geneticamente alla loro madre, e i maschi sono identici al padre! Le uniche “normali” sono le operaie, che sono prodotte in seguito all’accoppiamento, e possiedono tanto i geni materni che quelli paterni. Queste ultime, però, non si riproducono. In quale modo i maschi di questa specie riescono a produrre direttamente altri maschi, è ancora un mistero. Si ipotizza che i geni paterni, dopo la fecondazione, eliminino in qualche modo i geni materni, producendo così uova aploidi, da cui nascono maschi portatori unicamente dei geni del padre. Ulteriori studi dovranno confermare questi sorprendenti risultati, dimostrando la coesistenza, in un singolo organismo, di due entità riproduttivamente isolate, equiparabili a specie: i maschi e le femmine, che vivono in simbiosi producendo delle operaie sterili! (Articolo originale: Fournier, D. et al. (2005). Clonal reproduction by males and females in the little fire ant. Nature 435: 1230–1234) Daniele Fanelli