Il contributo delle scienze biologiche alla storia culturale e scientifica dell’Italia

Indubbiamente al momento in Italia la scienza non viene vista come uno degli strumenti per fare crescere il paese, come testimoniato da numerose scelte che hanno portato a pesanti tagli ai fondi dedicati alla scuola e all’università, come ben testimoniato in un recente libro di Carlo Alberto Redi dal titolo “Il biologo furioso“. Non sempre però è stato così, ma

Indubbiamente al momento in Italia la scienza non viene vista come uno degli strumenti per fare crescere il paese, come testimoniato da numerose scelte che hanno portato a pesanti tagli ai fondi dedicati alla scuola e all’università, come ben testimoniato in un recente libro di Carlo Alberto Redi dal titolo “Il biologo furioso“.

Non sempre però è stato così, ma la scienza ha per molto tempo svolto un ruolo importante nella storia d’Italia e nella costruzione culturale dell’identità italiana, come ben evidente se si pensa alla rivoluzione darwiniana nell’ottocento, alla genetica e alla biologia molecolare nel novecento e alle biotecnologie nel secolo attuale.

In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Università di Roma La Sapienza organizza un interessante convegno da titolo “Il contributo delle scienze biologiche alla storia culturale e scientifica dell’Italia” che sarà dedicato al ruolo delle scienze biologiche nella storia dell’Italia dall’ottocento ad oggi.

Il convegno, che vedrà tra l’altro interventi di Antonello La Vergata, Telmo Pievani, Giulio Giorello, Giorgio Manzi e Ernesto Capanna, si svolgerà dal 18 al 20 ottobre 2011 presso l’Aula Pasquini del Palazzo di Zoologia (Viale dell’Università, 32 – Roma).

Il programma dettagliato del convengo può essere scaricato in formato pdf come allegato a questa presentazione.

Mauro Mandrioli