Il corno che unì Mantegazza e Darwin

Nel 1868, Charles Darwin ebbe un’importante corrispondenza epistolare con Paolo Mantegazza, allora professore dell’Università di Pavia: un recente articolo ripercorre la vicenda che ha al centro il ritrovamento di uno strano corno

Al Museo per la Storia dell’Università di Pavia è stato recentemente identificato un preparato cheratinico etichettato come “innesto di sperone di gallo sull’orecchio di una vacca”. Dopo approfondite indagini, è stato scoperto che questo strano oggetto era stato al centro di una corrispondenza scientifica tra Paolo Mantegazza, all’epoca professore di patologia generale all’Università di Pavia, e Charles Darwin, che lo descrisse brevemente nel suo libro The Variation of animals and plants under domestication (1868). 
Il preparato, infatti, aveva incuriosito Darwin poiché poteva collegarsi alla teoria darwiniana dell’ereditarietà, chiamata pangenesi, che lo scienziato inglese aveva concepito per giustificare la variazione fenotipica della discendenza come base su cui agisce la selezione naturale. 
Questa strana storia, che pone in rapporto l’Università di Pavia nei primi anni dopo l’unità d’Italia alla grande storia universale della scienza, viene descritta e analizzata da un recente lavoro pubblicato sulla rivista internazionale di storia della scienza Endeavour, a firma del Prof. Paolo Mazzarello e della dott.ssa Carla Garbarino. 
Riferimenti:
Carla Garbarino, Paolo Mazzarello. A strange horn between Paolo Mantegazza and Charles Darwin. Endeavour, 2013, vol. 37, pp. 184-187

Immagine: cortesia del Museo per la Storia dell’Università di Pavia