Il giardino di Darwin

Indubbiamente il luogo in cui si vive e/o lavora influisce sulla creatività e la qualità del lavoro, ma è stato così anche per Darwin? Secondo Michael Boulter la risposta è indubbiamente positiva: “Molte intuizioni di Darwin sono derivate da singoli eventi di ispirazione avvenuti nel giardino, piuttosto che da anni di accurato lavoro“. Una interessante recensione del libro “Darwin’s Garden:

Indubbiamente il luogo in cui si vive e/o lavora influisce sulla creatività e la qualità del lavoro, ma è stato così anche per Darwin? Secondo Michael Boulter la risposta è indubbiamente positiva: “Molte intuizioni di Darwin sono derivate da singoli eventi di ispirazione avvenuti nel giardino, piuttosto che da anni di accurato lavoro“.

Una interessante recensione del libro “Darwin’s Garden: Down House and The Origin of Species” di Boulter  è stata recentemente pubblicata dalla rivista Nature ad opera di Beverly Glover: “A potter round Darwin’s patch“.

In particolare, secondo Beverly Glover “Boulter esplora come i pensieri e gli esperimenti di Darwin abbiano contribuito alle scienze moderne. Riporta, inoltre, recenti ricerche su forme mutanti di orchidea che Darwin stesso aveva studiato nel suo giardino a Down e riporta le spiegazioni fornite relativamente alla rapida diversificazione delle piante con fiori che Darwin aveva descritto come . Questa sezione del libro è molto stimolante poiché ci mostra come nuove prospettive scientifiche e sociali possano influenzare il nostro modo di vedere i viventi che ci circondano. Sebbene Boulter si prefigga di guidare il lettore non esperto verso la comprensione di concetti complessi, spesso per conseguire questo risultato sacrifica l’accuratezza scientifica in mood tale da pregiudicare il valore complessivo del libro agli occhi di lettori esperti. Boulter riporta, ad esempio, affermazioni contraddittorie sull’età di alcuni gruppi di viventi, porta il lettore all’erronea conclusione che i geni hox che presiedono al controllo della segmentazione del corpo negli animali siano presenti anche nelle piante e fornisce una definizione fuorviante di gene. Tuttavia, Darwin’s Garden rimane una piacevole lettura che introduce alcuni spunti di riflessione sul ruolo dei luoghi, del tempo e delle intuizioni nel processo della scoperta scientifica“.

Non mi rimane che ordinare il libro!!

Mauro Mandrioli