Il primo uomo d’Europa

Un gruppo di ricercatori della Washington University a St. Louis ha rinvenuto il più antico cranio completo appartenente ad un essere umano moderno vivente in Europa. Il reperto, scoperto a Pestera cu Oase, in Romania, risalirebbe a circa 35.000 anni fa secondo una datatazione effettuata con la tecnica del radiocarbonio. I tratti somatici del cranio evidenzierebbero caratteristiche tipiche dell’uomo moderno affiancate, tuttavia, ad

Un gruppo di ricercatori della Washington University a St. Louis ha rinvenuto il più antico cranio completo appartenente ad un essere umano moderno vivente in Europa. Il reperto, scoperto a Pestera cu Oase, in Romania, risalirebbe a circa 35.000 anni fa secondo una datatazione effettuata con la tecnica del radiocarbonio. I tratti somatici del cranio evidenzierebbero caratteristiche tipiche dell’uomo moderno affiancate, tuttavia, ad alcuni caratteri attribuibili a ominidi più antichi. Infatti, nonostante Oase2, il nome attribuitogli dagli scopritori sulle pagine della rivista PNAS, possieda le proporzioni degli uomini attuali, presenterebbe una fronte appiattita, un’ampia apofisi mastoidea e i molari superiori straordinariamente sviluppati, caratteri molto diffusi tra i Neanderthaliani. 

Dal momento che gli umani si insediarono in Europa già 40.000 anni fa, si può pensare che i nostri progenitori che colonizzarono il continente europeo non fossero completamente “moderni”, ma che ci vollero ancora millenni di evoluzione per dare forma ai caratteri dell’uomo attuale. Questa scoperta, verificandosi la presenza contemporanea di caratteri umani e neanderthaliani, potrebbe rafforzare anche l’idea che Homo sapiens e Homo neanderthlensis fossero interfecondi.

Andrea Romano

L’immagine è tratta da Wikipedia.