Il vantaggio degli ibridi

La produzione di ibridi in natura è solitamente sfavorita dalla selezione naturale. Questo accade perchè gli ibridi, nati dall’accoppiamento di individui appartenenti a due specie differenti, sono controlselezionati dalla selezione naturale, poichè presentano caratteristiche intermedie rispetto alle forme parentali che spesso risultano per diminuirne la fitness. Dotati di capacità riproduttiva ridotta rispetto agli individui puri, gli ibridi finiscono per scomparire

La produzione di ibridi in natura è solitamente sfavorita dalla selezione naturale. Questo accade perchè gli ibridi, nati dall’accoppiamento di individui appartenenti a due specie differenti, sono controlselezionati dalla selezione naturale, poichè presentano caratteristiche intermedie rispetto alle forme parentali che spesso risultano per diminuirne la fitness. Dotati di capacità riproduttiva ridotta rispetto agli individui puri, gli ibridi finiscono per scomparire dalla popolazione, in quanto la selezione naturale favorisce l’evoluzione di meccanismi di isolamento riproduttivo pre-zigotici, che impediscono l’accoppiamento di maschi e femmine di specie diverse.

Non sempre, però, gli ibridi risultano selezionati negativamente, ma, in rari casi, possono godere di una maggiore fitness. Uno di questi sporadici casi è stato documentato in California e riguarda due specie di salamandre: la salamandra californiana (Ambystoma californiense) e la salamandra tigre (Ambystoma tigrinum mavortium). La prima è una specie autocnona ed in pericolo di estinzione, per questo protetta, mentre la seconda è stata introdotta nell’area dall’uomo non più di 50 anni fa ed è fortemente invasiva.

Le due specie sono in grado di ibridare e di dare vita ad individui non sterili, ad indicare un passato comune non molto antico. Tuttavia, negli ultimi anni, affermano i ricercatori della California University di Davis dalle pagine della rivista The Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), si è assistito ad un aumento consistente della popolazione di ibridi. Dopo un’attenta analisi sugli stadi larvali delle tre salamandre (le due forme parentali e quella ibrida), gli studiosi hanno concluso che le forme intermedie hanno maggiori probabilità di sopravvivenza e quindi sono selettivamente avvantaggiati, anche se non sono stati in grado di determinarne le cause. Potrebbero infatti essere più resistenti alle malattie e meno suscettibili alle infezioni parassitarie oppure più abili nell’elusione dei predatori e nella caccia di prede.

La certezza è, invece, che se tale fenomeno perdurerà nel tempo, gli ibridi aumenteranno, riducendo considerevolmente la dimensione della popolazione di Ambystoma californiense. Questa potrebbe anche arrivare all’estinzione, non per esclusione competitiva, bensì perchè il suo patrimonio genetico sarà inglobato in quello degli ibridi.

Questa eventualità pone un problema per la conservazione della specie: sarà conveniente concentrare gli sforzi di salvaguardia sulla specie ibrida, considerandola solo un “miglioramento” della specie originale operato dalla selezione naturale, oppure, ricordandosi che è stato l’uomo a portare la specie invasiva nell’areale di quella minacciata, tentare di salvare questo unico pezzo della biodiversità mondiale?

Andrea Romano

La foto, che immortala un esemplare di Ambystoma tigrinum mavortium, è tratta da Wikimedia commons.