IV Festa di Scienza e Filosofia a Foligno

Dal 10 al 13 aprile si terrà a Foligno la quarta edizione della Festa di Scienza e Filosofia. Il tema di quest’anno: Umano. Sensibile. Ignoto

Il tema della IV edizione di Festa di Scienza e di Filosofia – Virtute e Canoscenza sarà: Umano, Sensibile, Ignoto. Ancora una volta un tema molto ampio che abbraccia e riassume problematiche antiche, moderne e attuali riguardanti la conoscenza dell’uomo e in particolar modo la scienza. Esso si riferisce alla conoscenza razionale, quale prerogativa principale dell’essere umano rispetto ai viventi e definisce aspetti e articolazioni della conoscenza.
Umano è il percorso attraverso il quale, in pochi secoli, è profondamente cambiata la visione scientifica del mondo e la concezione stessa della vita. Attraverso la scienza sono stati superati pregiudizi, sono stati conquistati migliori livelli di vita e sono state acquisite capacità più elevate di diffusione e di acquisizione della conoscenza e dell’informazione. Umano è il continuo ricercare di oggi, nei laboratori e nei grandiosi apparati e nelle missioni astronautiche, di prove scientifiche che convalidino o falsifichino ipotesi e anche teorie concernenti la vita dell’uomo, al funzionamento del corpo umano, all’infinitamente piccolo e all’infinitamente grande. È umana la meraviglia che spinge l’uomo a conoscere, la meraviglia come scintilla primaria della conoscenza appartiene al grande scienziato e all’uomo comune, perché entrambi sono di fronte alla complessità della vita e dell’Universo, in tutte le sue forme dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Umano è il rovello del filosofo.
Sensibile è la realtà che si percepisce e s’indaga e si conosce, o si può percepire o si può indagare o si può conoscere, attraverso i sensi, il sensibile inteso come cose, oggetti e mondo percepiti e conosciuti, ” … il grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi …” come ha affermato Galileo Galilei nel Saggiatore, interpretato con il linguaggio della Matematica in cui è scritto. La qualità, la forma e la bellezza fisica appartenenti alle cose sensibili sono diverse dalla bellezza spirituale, morale, estetica, sensibile è ciò che, in quanto percepito e conosciuto per mezzo dei sensi, si distingue dall’intelligibile, ma da esso è reso teoria scientifica.
Ignoto è il futuro, che possiamo solo prevedere, prima di arrivarci, con gli strumenti del pensiero e della cultura. Ignoto è il non conosciuto o il non ancora completamente conosciuto.
L’uomo è, da sempre, fortemente attratto dall’ignoto, nelle piccole e nelle grandi cose, nella sete di scienza come nella curiosità del bambino. Ignoto è il destino dell’uomo, ignoto è l’infinito, tutto ciò che noi non conosciamo e non sappiamo spiegare. Interrogandosi sull’ignoto e formulando ipotesi scientifiche che sembravano non razionali l’uomo ha scoperto e sta scoprendo il codice della vita, ha scoperto e sta scoprendo i costituenti elementari della materia e ha ipotizzato addirittura l’esistenza dell’antimateria e dell’antienergia. Negli elementi fondanti di alcune religioni l’ignoto è definito mistero e verso di esso si rivolge la fede.
L’indagine sull’ignoto genera spesso dubbio, che a sua volta riproduce curiosità e ricerca. 
A mano a mano che l’uomo ha conosciuto e conosce la realtà, sé stesso e il mondo attorno a sé, di fronte al non ancora conosciuto e a ciò che pensa di non poter mai conoscere, in ogni tempo e in ogni parte del mondo, ha avvertito e avverte, la necessità di avere e dare risposte alla domanda sul “senso” delle cose e della sua stessa esistenza; è umano il suo continuo interrogarsi sulla “verità delle cose”, a partire dall’esperienza e dagli accadimenti della sua vita.
La ricerca della conoscenza è la reazione dell’uomo contro il proprio destino volto alla fine della vita, una competizione contro l’ignoto, una forma di ribellione con l’uso della ragione che ha permesso e permette all’umanità di trionfare sulle forze delle tenebre, sui pregiudizi e sulla superstizione. Nelle differenti culture affermatesi e avvicendatesi nella storia si trovano alcuni interrogativi di fondo che caratterizzano, sia da punto di vista individuale che collettivo, l’esistenza umana e che trovano espressione nella letteratura, nell’arte, nelle religioni: chi sono? da dove vengo e dove vado? perché la presenza del male? che cosa ci sarà dopo questa vita?
Umano, sensibile, ignoto descrivono la necessità e l’amore per la conoscenza che hanno caratterizzato la storia e la vicenda umana di migliaia di millenni, tratteggiano l’inquietudine della mente umana e l’insaziabile curiosità di ricercare le cause dei fenomeni e di non accontentarsi dell’autorità di un mondo di carta e caratterizzano, oggi in modo peculiare, la nostra modernità. 
… In queste mie tenebre non posso dar quiete all’inquieto mio cervello …“, così Galileo Galilei scriveva, vecchio e quasi cieco, prigioniero nella sua casa di Arcetri dopo l’abiura.
Festa di Scienza e di Filosofia – Virtute e Canoscenza sarà, di nuovo, occasione di confronto sui temi di maggiore attualità e rilevanza scientifica e filosofica, in un periodo caratterizzato da grande indecisione e incertezza e, soprattutto, per le giovani generazioni, ma anche da convulso cambiamento che riguarda ambiti fondamentali per la conoscenza umana, lo sviluppo economico e la convivenza sociale.
L’edizione 2014 di Festa di Scienza e di Filosofia – Virtute e Canoscenza manterrà ed esalterà la caratteristica di essere un appuntamento per studiare il presente e guardare al futuro con l’ottimismo del sapere. Si rafforzerà il carattere dell’incontro, della festa fra scienziati, filosofi, pubblico e, soprattutto,giovani, insieme a quello rigoroso della ricerca e del confronto scientifico e filosofico. Ancora una volta quattro eminenti personalità hanno dato, come referenti scientifici e culturali, Festa di Scienza e  Filosofia:
Edoardo Boncinelli, fisico e genetista;
Giulio Giorello, filosofo, matematico ed epistemologo;
Silvano Tagliagambe, filosofo;
Roberto Battiston, fisico.
L’edizione 2014 sarà così strutturata:
1. l’articolazione degli ambiti culturali a cui fanno riferimento le conferenze in quattro grandi aree scientifiche e filosofiche:
2. La specificità delle conferenze dedicate alle scuole.
3. L’ampliamento delle occasioni di confronto fra la cultura scientifica e filosofica di altre parti del mondo con quelle italiane.
4. La partecipazione di scienziati diretti protagonisti delle acquisizioni più recenti della scienza moderna in molteplici campi.
5. La possibilità di individuare veri e propri percorsi che attraversano le diverse aree: le conferenze di scienziati, di filosofi, le conferenze in medicina, le conferenze dedicate alla Fisica, quelle dedicate alla Biologia, alla Matematica, alla comunicazione scientifica, i dibattiti e i confronti a più voci, fra religiosi e laici, fra scienziati italiani e stranieri.