L’albero della Vita di Darwin

Il New York Botanical Garden è uno dei giardini botanici più grandi degli Stati Uniti e si trova nel Bronx, dove costituisce una vera e propria oasi verde di circa 250 acri. Insieme ai Royal Botanical Gardens di Kew, a Londra, da cui prende diretta ispirazione, il New York Botanical Garden è uno dei principali laboratori di biologia vegetale del mondo. Quale

Il New York Botanical Garden è uno dei giardini botanici più grandi degli Stati Uniti e si trova nel Bronx, dove costituisce una vera e propria oasi verde di circa 250 acri. Insieme ai Royal Botanical Gardens di Kew, a Londra, da cui prende diretta ispirazione, il New York Botanical Garden è uno dei principali laboratori di biologia vegetale del mondo.

Quale luogo migliore quindi per raccontare il Darwin botanico? A partire dall’entrata principale viene infatti proposta una nuova visione delle specie vegetali esposte: non più come pure icone estetiche ma come i punti di snodo dell’albero della Vita. L'”Evolutionary Tour” si articola in molti punti strategici del percorso espositivo secondo i principali nodi dell’albero della Vita, che a loro volta indicano i progenitori comuni delle specie terminali ancora viventi oggi e quindi visibili direttamente nel giardino.


La ricostruzione della scrivania di Down House (foto di G. Tarditi)

All’interno della grande serra d’ispirazione inglese, Enid A. Haupt Conservatory, è stato allestito un percorso espositivo che ripercorre i punti chiave della teoria della “discendenza con modificazioni” per selezione naturale elaborata da Darwin, His Garden Re-created. Sono qui mostrati i diversi esperimenti, eleganti e geniali, sulle specie vegetali da egli coltivate o osservate nella sua residenza inglese di Down House. Vengono infatti raccontati gli esperimenti che Darwin condusse sull’impollinazione delle orchidee, sulla fisiologia delle piante carnivore, sulla crescita e sulla sensibilità delle specie rampicanti e lianose. Osservazione minuziosa, grandi domande e semplici risposte: qui risiede la genialità di Darwin. Vi è anche ricostruita la vetrata dello studio di Darwin da cui poter osservare il suo piccolo giardino in miniatura.

Il Enid A. Haupt Conservatory (foto di G. Tarditi)

Il percorso continua alla grande biblioteca LuEsther T. Mertz Library Gallery, con la sotto-mostra “His Life with Plants”. Qui sono mostrate copie di molti libri posseduti da Darwin, sia letti prima del viaggio del Beagle, che dopo di esso, mostrandone quindi i cambiamenti di pensiero e le fonti di ispirazione. E’ anche presente il “mitico” “Notebook on Transmutation of Species”, contenente l’iconico “I think” seguito dal suo primo albero filogenetico del 1837. La mostra continua con le lettere ed i rapporti di Darwin con i grandi botanici del tempo.


Le Piante carnivore di Darwin (foto di G. Tarditi)

Infine, sono presenti altre due sotto-mostre “Adventures in Adaptation” nella Burke-Sullivan Display House, e “Darwin for Kids” all’Everett Children’s Adventure Garden. “Adventures in Adaptation” mostra il range di adattamenti delle piante dagli ambienti desertici a quelli pluviali, illustrando come l’unico principio in grado di spiegare la presenza di adattamenti all’ambiente negli organismi sia la selezione naturale. Mentre in “Darwin for Kids” è possibile far conoscere e sperimentare attraverso il gioco il mestiere del botanico, costruendo un erbario, oppure vedere come un seme possa essere disperso con le correnti d’acqua o ancora costruire il proprio albero filogenetico.

La mostra a partire dal mese di maggio, ospiterà anche un ciclo di conferenze sulla teoria dell’evoluzione, sulla vita di Darwin, nonchè alcune composizioni poetiche, pienamente romantiche, ispirate all’idea dell’evoluzione.
Se si vuole fare un tuffo nella teoria dell’evoluzione nella grandiosa New York, questo è proprio il punto giusto per cominciare per poi continuare all’American Museum of Natural History. Enjoy!

Giorgio Tarditi