Le lettere di Darwin sulla religione

Escono per la prima volta in italiano, per Einaudi, le lettere private di Darwin sulla religione, tradotte da Isabella C. Blum e curate da Telmo Pievani. Per ricostruire filologicamente i pensieri del naturalista inglese su un tema, quello della compatibilità o meno fra la teoria dell’evoluzione e le credenze religiose, che da sempre suscita grande attenzione

Charles Darwin – Lettere sulla religione
Einaudi
A cura di Telmo Pievani
Traduzione e note di Isabella C. Blum.
«Mi duole dovervi informare che non credo nella Bibbia come rivelazione divina, e pertanto nemmeno in Gesú Cristo come figlio di Dio».
Darwin era credente? Il padre della teoria dell’evoluzione si riteneva ateo, agnostico o forse teista? E la diceria secondo la quale si sarebbe convertito in punto di morte? L’argomento – come sottolinea il curatore Telmo Pievani – suscita da sempre grande attenzione, come se dalla risposta a queste domande dipendesse la compatibilità tra la visione evoluzionistica e le prospettive di fede. Spaziando dalle conversazioni con gli amici Asa Gray e Joseph Hooker a quelle con il vecchio parroco di Down, le trentadue lettere qui raccolte, in larga misura inedite, svelano le riflessioni piú intime del naturalista inglese, che, con il piglio sincero e intimo di una confessione, ci racconta quali furono i suoi tormentati pensieri su teismo e agnosticismo.