L’estinzione dei mammuth? Non è colpa nostra

Questi i risultati di uno studio compiuto da un’equipe internazionale con a capo Stephan C. Schuster, della Penn State University e pubblicato sulla rivista PNAS. Il team ha studiato il DNA mitocondriale di mammuth lanoso (Mammuthus primigenius), estraendolo dal pelo congelato di alcuni esemplari rinvenuti nella Siberia settentrionale. I risultati? “La popolazione di mammuth era divisa in due gruppi genetici

Questi i risultati di uno studio compiuto da un’equipe internazionale con a capo Stephan C. Schuster, della Penn State University e pubblicato sulla rivista PNAS. Il team ha studiato il DNA mitocondriale di mammuth lanoso (Mammuthus primigenius), estraendolo dal pelo congelato di alcuni esemplari rinvenuti nella Siberia settentrionale. I risultati? “La popolazione di mammuth era divisa in due gruppi genetici ben distinti”, dice Schuster. “Uno dei due si è estinto 45.000 anni fa, quindi molto prima della prima comparsa dell’uomo nella regione”.

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che ogni popolazione era caratterizzata da una bassa diversità genetica – questo significa che gli individui all’interno dei gruppi erano strettamente imparentati tra loro. “Questo fatto è molto strano”, dice Webb Miller, uno dei membri del team di ricerca. “Il mammuth lanoso aveva un areale di distribuzione molto ampio, che andava dall’Europa occidentale fino allo Stretto di Bering e al Nord America”.
 
Il team di Schuster ha anche scoperto che il clade minore si estinse prima di quello maggiore, probabilmente in seguito al fenomeno della deriva genetica, cioè la variazione dovuta al caso delle frequenze geniche all’interno di una popolazione. Se questa è di dimensioni ridotte, la bassa diversità genetica può essere causa di vulnerabilità ai cambiamenti ambientali. “Questa scoperta è particolarmente interessante, perché ci permette di escludere l’uomo tra le possibili cause di estinzione del mammuth”, conclude Schuster, contrariamente a quanto affermato in un recente studio su PLoS Biology (L’estinzione dei mammuth: cambiamenti climatici e uomo, notizia del 02/04/08 da Pikaia).

La stessa situazione, fa notare il team, si riscontra oggi negli elefanti asiatici (Elephas maximus) che vivono nell’India meridionale, i quali sono effettivamente considerati specie a rischio di estinzione.

L’articolo “Intraspecific phylogenetic analysis of Siberian woolly mammoths using complete mitochondrial genomes” è liberamente accessibile online.

Gabriele Ferrari

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons