L’evoluzione degli organismi pluricellulari chiarita dalle amebe sociali

La biologa evolutiva Sandie Baldauf, dell’Universita’ di York e la biochimica Pauline Schaap, dell’Universita’ di Dundee lo hanno recentemente riportato sulle pagine di Science, dando dettagliate informazioni molecolari sul gruppo Dictyostelia, che presenta una notevolissima diversificazione genetica. Questo albero filogenetico e’ stato ottenuto confrontando le informazioni sulla forma della singola cellula e della struttura multicellulare che le singole specie di

La biologa evolutiva Sandie Baldauf, dell'Universita' di York e la biochimica Pauline Schaap, dell'Universita' di Dundee lo hanno recentemente riportato sulle pagine di Science, dando dettagliate informazioni molecolari sul gruppo Dictyostelia, che presenta una notevolissima diversificazione genetica. Questo albero filogenetico e' stato ottenuto confrontando le informazioni sulla forma della singola cellula e della struttura multicellulare che le singole specie di ameba assumono (talvolta aggregando fino a 100.000 cellule), con le caratteristiche genetiche ricavate dalla comparazione di geni altamente conservati. Contrariamente a quanto ritenuto finora, sulla sola base morfologica, si delineano quattro nuovi taxa del gruppo Dictyostelia, che vengono cosi' denominati: Parvisporidi, Eterostelidi, Rizostelidi e Dictiostelidi.

Le amebe sociali costituiscono un ottimo modello sperimentale per lo studio dei meccanismi di specializzazione, di sviluppo e di comunicazione tra singole cellule nella formazione di strutture multi-cellulari: la precisa ricostruzione del loro albero evolutivo permette ora di decifrare anche l'evoluzione di tali meccanismi. Secondo le due scienziate, le amebe sociali sono gli organismi unicellulari che piu' si avvicinano ad un animale: la comprensione del loro funzionamento, compreso il loro sviluppo, e della loro vicenda evolutiva portera' ad una migliore conoscenza dell'evoluzione delle forme pluricellulari.

Dall'analisi dell'albero evolutivo, le amebe sociali mostrano di avere avuto nel tempo una tendenza verso cellule piu' specializzate e verso strutture di maggiori dimensioni e complessita'.

Paola Nardi