L’evoluzione dove non ti aspetti

Da alcuni giorni sto leggendo l’ultimo romanzo di Carlos Ruiz Zafon dal titolo “Il gioco dell’angelo” (Mondadori, 2008) ed arrivato a pagina 262 ho avuto una piacevole sorpresa.. tra i protagonisti entra l’evoluzione.   Due dei protagonisti del romanzo (lo scrittore David Martin e l’editore Andreas Corelli) stanno discutendo del contenuto che Corelli vorrebbe come oggetto del nuovo romanzo di

Da alcuni giorni sto leggendo l’ultimo romanzo di Carlos Ruiz Zafon dal titolo “Il gioco dell’angelo” (Mondadori, 2008) ed arrivato a pagina 262 ho avuto una piacevole sorpresa.. tra i protagonisti entra l’evoluzione.

 

Due dei protagonisti del romanzo (lo scrittore David Martin e l’editore Andreas Corelli) stanno discutendo del contenuto che Corelli vorrebbe come oggetto del nuovo romanzo di Martin e lo scopo del libro dovrebbe essere la creazione di una nuova religione.

 

Dopo una breve introduzione di Corelli, Martin chiede: “Se capisco bene, lei suggerisce che la fede, l’atto di credere in miti o ideologie o leggende sovrannaturali, è una conseguenza della biologia”. “Né più né meno” risponde Corelli.

 

“Sopravvivere” spiega Corelli “è nella nostra natura. La fede è una risposta istintiva ad aspetti dell’esistenza che non possiamo spiegare in altro modo: il vuoto morale che percepiamo nell’universo, la certezza della morte, il mistero dell’origine delle cose o il senso della nostra vita, o la sua assenza. Sono aspetti elementari e di straordinaria semplicità, ma i nostri stessi limiti ci impediscono di rispondere in modo univoco a queste domande e per questo motivo, generiamo, come difesa, una risposta emotiva. E’ pura e semplice biologia”.

“Secondo lei allora tutte le fedi e gli ideali sarebbero solo una finzione” ribatte Martin.  “ (…) Il problema sta nel fatto che l’uomo è un animale morale abbandonato in un universo amorale e condannato ad un’esistenza finita e senza altro significato che quello di perpetuare il ciclo naturale della specie. (…) Come le dicevo, semplice biologia”.

 

La spiegazione che Zafon ci fornisce attraverso Andreas Corelli non è sicuramente innovativa, dato che è già stata proposta da più autori in più occasioni. Colpisce però trovare in un romanzo  che non ha alcuna velleità scientifica, una sintesi efficace dei meccanismi che hanno portato all’origine della religiosità (e delle religioni in cui la religiosità si manifesta) .

 

Mauro Mandrioli