MICROCOSMOS

Lynn Margulis, Dorion Sagan MICROCOSMOS. Four Billion Years of Evolution from Our Microbial Ancestors California Press, paperback edition (1997) pp. 9-235 Microcosmo di Lynn Margulis e Dorion Sagan e’ stato pubblicato in edizione italiana nel 1989 dalla Mondadori. Un anno fa ho avuto il privilegio di assistere ad un seminario di Lynn Margulis, la scienziata americana che ha scosso fin

Lynn Margulis, Dorion Sagan MICROCOSMOS. Four Billion Years of Evolution from Our Microbial Ancestors California Press, paperback edition (1997) pp. 9-235 Microcosmo di Lynn Margulis e Dorion Sagan e’ stato pubblicato in edizione italiana nel 1989 dalla Mondadori. Un anno fa ho avuto il privilegio di assistere ad un seminario di Lynn Margulis, la scienziata americana che ha scosso fin dai primi anni ’60 il mondo biologico con la sua SET (Serial Endosymbiosis Theory). E’ una donna dolce ma molto determinata, capace di resistere a decenni di netto rifiuto delle sue idee da parte del mondo accademico. Oggi gran parte della sua teoria e’ universalmente accettata, avendo accumulato prove a dir poco schiaccianti in campo genetico e biochimico, e Lynn sta ancora lavorando per mettere finalmente insieme tutti i pezzi di quel misterioso puzzle rappresentato dal fatidico passaggio dalla semplice cellula procariota alla complessa cellula eucariota. Questa, secondo Lynn, e’ la vera rivoluzione biologica che ha poi consentito lo sviluppo dei tre piu’ complessi regni dei viventi (Animali, Funghi, Piante).

Microcosmos e’ stato scritto nel 1986 con il consueto supporto letterario del figlio Dorion Sagan, e racconta, come anticipato dal sottotitolo, la storia della vita dalla personale prospettiva della Margulis. I suoi tredici capitoli si addentrano nei temi classici dell’origine della vita e dei momenti centrali che hanno poi plasmato la biosfera del nostro pianeta, ma il punto divista e’ completamente diverso: l’occhio che scruta questi episodi drammatici non viene ingannato dalla dimensione dei grandi e complessi esseri viventi, e non si sofferma, come spesso capita, soltanto sugli ultimi 600 milioni di anni. Insomma, lo “zoocentrismo” che ha pervaso le scienze naturali per lungo tempo viene qui sostituito da una affascinata attenzione verso il Microcosmo, vero protagonista della storia della vita, con le sue straordinarie invenzioni metaboliche, con il suo potere di plasmare il mondo inanimato che ci circonda, con quella sua capacita’ di trasformazione che ha poi portato alla comparsa degli organismi macroscopici. La storia della vita, dunque, viene raccontata non come prologo alla”inevitabile” comparsa di Homo sapiens, ma per quello che realmente e’ stata: la vita prende possesso del pianeta fin dagli albori, piu’di tre miliardi e mezzo di anni fa, e la sua forma piu’ semplice, quella batterica, si evolve per quasi due miliardi di anni senza altri antagonisti viventi. I batteri “inventano” sorprendenti vie metaboliche: dai vari tipi di fermentazione, alla fotosintesi, dapprima non legata alla produzione di ossigeno (i batteri sfruttavano infatti idrogeno e solfuro di idrogeno per produrre carboidrati), alla respirazione dell’ossigeno, alla fissazione dell’azoto, all’estrazione dell’energia da decine di sostanze chimiche inorganiche. I batteri scambiano materiale genetico con una flessibilita’ e una varieta’ di processi assolutamente sconosciute ai cosiddetti organismi superiori, addirittura liberati in questo passaggio dal vincolo della riproduzione: la loro capacita’ di adattarsi ai cambiamenti ambientali e’ percio’ enormemente superiore a quella degli organismi piu’ complessi.

Ben dieci dei tredici capitoli sono dedicati al Microcosmo: si parte, ovviamente, dall’origine della vita e si percorrono le tappe fondamentali, dallo sviluppo della cellula procariota, alla rivoluzione rappresentata dall’avvento della cellula eucariota. Questo evento rappresenta la tappa fondamentale per lo sviluppo della vita complessa, ed e’ la conseguenza adattativa di una drammatica crisi di inquinamento ambientale: la fotosintesi basata sull’utilizzo di acqua quale fonte di idrogeno, portera’ in meno di duecento milioni di anni all’incremento di duecentomila volte della concentrazione di ossigeno nell’atmosfera! Le nuove cellule, dotate di mitocondri, talvolta di cloroplasti, e di strutture di motilita’ e sostegno (i famosi flagelli, o per usare un termine piu’ caro alla Margulis, undulipodi), diventeranno le maggiori protagoniste dell’evoluzione della vita sulla Terra, dando poi origine agli organismi pluricellulari, cioe’ al Macrocosmo. Naturalmente l’autrice invoca la Teoria Endosimbiotica Seriale per gli eventi che in successione portarono alla comparsa della cellula eucariota: va precisato che, mentre per cio’ che riguarda mitocondri e cloroplasti le evidenze scientifiche danno ormai ragione alla SET, l’origine delle strutture di motilita’ e’ ancora oggi oggetto di dibattito. La Margulis si spinge addirittura oltre e avanza in questo libro l’ipotesi che il sistema nervoso degli organismi superiori sia il risultato dell’associazione simbiotica di batteri, le spirochete, dotati delle strutture di motilita’ ereditate dalla cellula eucariota.

Non poteva certo mancare un capitolo dedicato all’uomo, non fosse altro che per l’aggettivo associato al suo nome proprio nel titolo del capitolo: Egocentric Man. Molto interessante e’ la definizione di Homo della Margulis: partendo dalla considerazione che l’ottanta per cento della storia della vita e’ microbica, noi siamo il risultato della ricombinazione di processi metabolici di batteri che usano l’ossigeno e di altri, apparsi durante l’accumulo di ossigeno in atmosfera due miliardi di anni fa…. Alcuni di questi si dividono ancora nelle nostre cellule proprio mentre leggiamo questa recensione….. Naturalmente abbiamo fatto molta strada dai nostri antenati vertebrati, mammiferi e primati: siamo scimmie con un grande cervello, a sviluppo ritardato, forti di quella neotenia che permette all’ambiente di plasmarci con facilita’, modificati dalla selezione sessuale, dotati di linguaggio, tecnologia, cultura, arte, scrittura e metodo scientifico, cosi’ capaci di modificare l’ambiente e forse anche di autodistruggerci. Cosa ne sara’ di Homo sapiens tra un milione di anni? Ad osservare i fossili dei vertebrati, saremo estinti o evoluti, magari sotto forma di biomacchine….. Cosa ci aspetta? Lo leggiamo nell’ultimo capitolo, intitolato The Future Supercosm: saremo davvero noi ad espandere la vita oltre il nostro pianeta? Forse si’, anche se certamente non da soli, o forse tocchera’ a qualcun altro, se noi avremo la sfortuna di sparire: la nostra scomparsa creerebbe nuove opportunita’ nella biosfera, cosi’ come quella improvvisa dei dinosauri fu per noi decisamentepositiva….

Microcosmos e’ un libro di semplice lettura, non appesantito da tecnicismi, che non devia comunque dal rigore scientifico richiesto all’autrice, persona cosi’ preminente in campo biologico evolutivo. E’ notevole come Lynn Margulis resti sempre fedele alla sua razionalita’ di scienziata per descrivere e discutere di problemi importanti, come il nostro impatto sull’ambiente, le biotecnologie, la clonazione. Nel suo ragionamento non c’e’ mai isteria o ideologia, ma sempre molta intelligenza e attenzione a non anteporre alla discussione scientifica delle pregiudiziali che poco hanno a che vedere con la ricerca della verita’. Il nostro attuale pesante impatto sull’ambiente, ad esempio, con i cambiamenti che stiamo probabilmente causando, non solo a livello climatico, non fermeranno certo la storia della vita, quanto, eventualmente, la nostra storia! La vita e’ resiliente, ha gia’ subito impatti ben piu’ fatali di quelli oggi in previsione, ha superato crisi ben piu’ importanti…. La vita, non l’uomo…… Per saperne di piu’ su Lynn Margulis visitate la scheda preparata dall’ANISN. Sulla teoria della SET (Serial Endosymbiosis Theory) consultate la versione italiana dell’enciclopedia Wikipedia

Paola Nardi