Migrazioni e incroci: la storia recente dell’uomo

Analisi genetiche hanno rivelato che gli antenati dei moderni esseri umani si sono incrociati con almeno cinque diversi gruppi umani arcaici mentre si spostavano dall’Africa attraverso l’Eurasia

Attualmente sono riconosciuti due gruppi di uomini arcaici presenti quando Homo sapiens stava muovendo i suoi primi passi fuori dall’Africa: i Neanderthal in Europa (Pikaia ne ha parlato qui) e il loro gruppo gemello Denisova in Asia (Pikaia ne ha parlato qui e qui). Molti altri gruppi sono tuttora senza nome e attendono ancora una identificazione da parte degli scienziati. L’esistenza di questi gruppi, tuttavia, è rilevata come tracce di DNA che sopravvivono in diverse popolazioni moderne. Il Sud-est asiatico sembra infatti essere stato un crogiolo particolarmente interessante per la diversità umana (Pikaia ne ha parlato qui).

In un nuovo studio pubblicato su PNAS, un gruppo di ricercatori dell’Australian Centre for Ancient DNA (ACAD) dell’Università di Adelaide ha mappato la posizione di passati “eventi di incrocio” (dati recuperati e analizzati dalla letteratura scientifica esistente) confrontando i livelli di discendenza arcaica nei genomi delle attuali popolazioni umane sparse in tutto il mondo.

I risultati indicano che nel moderno Homo sapiens siano presenti le tracce genetiche di eventi di incroci passati. I gruppi arcaici con cui l’uomo moderno è venuto in contatto durante l’ultima uscita dall’Africa erano già diffusi e geneticamente diversificati. La loro storia sembra essere parte integrante di come siamo diventati e una porzione del loro genoma risiede ancora dentro di noi.

Diverse ricerche evidenziano come tutte le popolazioni attuali mostrano circa il 2% degli antenati di Neanderthal, il che significa che l’incrocio tra i Neanderthal e gli antenati dell’uomo moderno è avvenuto poco dopo che l’uomo moderno uscì dall’Africa, probabilmente tra i 50.000 e i 55.000 anni fa in quello che è l’attuale Medio Oriente (Pikaia ne ha parlato qui). Di per sé, questo risultato non è particolarmente nuovo, date le diverse evidenze già presentate di ibridazione con i Neanderthal (Pikaia ne ha parlato, ad esempio, qui e qui).

Allo stesso modo, successivamente, mentre l’uomo moderno si spostava sempre più a est, incontrò e si mischiò con almeno altri quattro gruppi di umani arcaici. In quel periodo, il sud-est dell’Asia era già un luogo abitato da diverse specie ‘umane’ quando H. sapiens raggiunse la regione poco prima di 50.000 anni fa. Almeno altri tre gruppi umani arcaici sembrano aver occupato l’area, e gli antenati degli umani moderni con molta probabilità si sono mescolati con loro prima che queste forme umane si estinguessero.

Utilizzando informazioni aggiuntive da ricostruzioni di rotte migratorie e registri della vegetazione fossile, i ricercatori hanno proposto un evento di commistione nelle vicinanze dell’Asia meridionale tra l’uomo moderno e un gruppo che hanno chiamato “Extinct Homininin 1”. Altri incroci pare si siano verificati con gruppi in Asia orientale, nelle Filippine, sulla placca della Sonda (la piattaforma continentale che collegava Giava, Borneo e Sumatra al continente asiatico orientale), e forse vicino a Flores in Indonesia, con un altro gruppo che hanno chiamato “Extinct Hominin 2”.

I dati paleontologici raccolti suggeriscono che la regione dell’Asia sudorientale era chiaramente occupata da diversi gruppi umani arcaici, che probabilmente hanno vissuto in relativo isolamento l’uno dall’altro per centinaia di migliaia di anni prima dell’arrivo degli antenati degli umani moderni (Pikaia ne ha parlato qui). L’arrivo di quest’ultimo pare che sia stato seguito rapidamente dalla fine dei gruppi umani arcaici in ogni area.

Fonti
João C. Teixeira, Alan Cooper. Using hominin introgression to trace modern human dispersals. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2019; 201904824 DOI: 10.1073/pnas.1904824116

Immagine: AltaileopardSVG by Magasjukur2 [CC BY-SA 2.5)], via Wikimedia Commons