Nuova specie di titanosauro scoperta in Australia

Una nuova specie di dinosauro sauropode del Cretaceo medio è stata scoperta a ovest del Queensland, in Australia

Lo scheletro disarticolato di un dinosauro sauropode vissuto nel Cretaceo medio, circa 95 milioni di anni fa, fu riportato alla luce nel 2005 da David Elliott, cofondatore dell’Australian Age of Dinosaurs Museum, dagli affioramenti della Winton Formation (Queensland, Australia). Dopo dieci anni di duro lavoro, durante i quali gli studiosi hanno rimosso la concrezione di roccia che inglobava le varie ossa, è stato restituito alla comunità uno degli scheletri più completi di sauropodi del Cretaceo rinvenuti fino ad oggi in Australia.

In seguito ad una accurata analisi morfologica, questo dinosauro è stato classificato come appartenente ad un genere ed una specie nuovi: Savannasaurus elliottorum. Il nome scientifico del genere significa “lucertola della savana” e rievoca le particolari condizioni ambientali e climatiche in cui questo animale è vissuto, simili a quelle presenti attualmente nella savana africana. La descrizione della specie è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports.

S. elliottorum era un dinosauro erbivoro di grandi dimensioni: la sua lunghezza si aggirava intorno ai 14 metri, il collo era molto lungo, la coda relativamente corta, le anche larghe e gli arti molto robusti e muniti di cinque dita. Inoltre resti fossili rinvenuti nell’area appartenenti ad altri due sauropodi (Diamantinasaurus e Wintonotitan), a teropodi carnivori (come Australovenator), ad anchilosauri corazzati e ornitopodi hanno rivelato che S. elliottorum non era l’unico antico abitante della regione in quel periodo geologico.

La scoperta di questo dinosauro è stata determinante nel fornire importanti informazioni sulla paleobiogeografia, cioè la distribuzione geografica nel passato, dei dinosauri sauropodi del Cretaceo, dopo la frammentazione del grande continente di Gondwana che occupava l’emisfero sud durante il periodo geologico precedente (il Giurassico), connettendo territori che attualmente fanno parte di Australia, Antartide e Sud America.

Al tempo di S. elliottorum, le temperature medie globali erano nel complesso più calde di oggi. Ad ogni modo nei pressi dei circoli polari il clima era comunque piuttosto freddo tanto da limitare la diffusione dei sauropodi a queste alte latitudini, alle quali si trovava anche l’Australia. Come mai dunque Savannasaurus è vissuto a quelle latitudini nonostante le temperature avverse?

I paleontologi sostengono che la spiegazione più plausibile sia che la diffusione su scala globale del gruppo di sauropodi a cui appartiene la specie in esame (ovvero i titanosauri) sia avvenuta precedentemente, circa 125 milioni di anni fa. Infatti in questo periodo la media delle temperature era aumentata tanto da permettere a questi sauropodi di attraversare anche le masse continentali a latitudini polari. Savannasaurus, assieme a Diamantinasaurus e Wintonotitan, rappresenterebbe dunque quello che rimane della stirpe dei titanosauri nel territorio australiano del Cretaceo.

La scoperta di questo sauropode ha confermato dunque che i dinosauri erbivori giganti erano soggetti agli stessi vincoli ambientali e climatici di altri organismi coevi e che la migrazione attraverso i poli fu una strategia comunemente adottata dalla flora e fauna australiana di quel periodo.

Riferimenti:
Poropat S. F., Mannion P. D., Upchurch P., Hocknull S. A., Kear B. P., Kundrát M., Tischler T. R., Sloan T., Sinapius G. H. K., Elliott J. A., Elliott D. A., 2016. New Australian sauropods shed light on Cretaceous dinosaur palaeobiogeography. Scientific Reports 6 (34467). doi: 10.1038/srep34467

Image credit: S.F. Poropat et al.