Orientamento degli uccelli? Il mistero si infittisce

I piccioni viaggiatori (Columbia livia) sono dotati di una straordinaria capacità: ovunque si trovano, questi organismi sono in grado di tornare nel luogo in cui vivono, mediante un incredibile senso dell’orientamento. Ma quale meccanismo permette a questi uccelli di orientarsi durante il volo? Da tempo si pensa che il segreto di questa abilità si trovi nel becco: in particolare, in

I piccioni viaggiatori (Columbia livia) sono dotati di una straordinaria capacità: ovunque si trovano, questi organismi sono in grado di tornare nel luogo in cui vivono, mediante un incredibile senso dell’orientamento. Ma quale meccanismo permette a questi uccelli di orientarsi durante il volo?

Da tempo si pensa che il segreto di questa abilità si trovi nel becco: in particolare, in alcune celule sono stati individuati piccoli cristalli di magnetite che si orientano a seconda del campo magnetico terrestre che invierebbero impulsi elettrici al cervello, permettendo agli individui di conoscere la direzione da intraprendere. Ma una ricerca pubblicata sull’ultimo numero di Nature smentisce completamente questa ipotesi: mediante analisi biochimiche ed istologiche, un gruppo di biologi ha sancito che le cellule in questione non sono, in realtà, neuroni in grado di percepire il campo magnetico terrestre, bensì macrofagi ricchi di particelle di ferro.

I macrofagi non sono altro che comuni globuli bianchi, che svolgono funzioni di difesa e pulizia dell’organismo nonché sono importanti per il ‘riciclo’ del ferro. Non avendo alcuna capacità di trasmettere impulsi nervosi, è improbabile, concludono i ricercatori, che queste cellule siano coinvolti nei processi di orientamento degli uccelli.

Il meccanismo grazie al quale gli uccelli riescono a percepire il campo magnetico terrestre, che permette loro di orientarsi e di compiere, ad esempio, gli straordinari viaggi migratori, rimane dunque ancora ignoto e solo future ricerche potranno chiarire questo irrisolvibile mistero.

Andrea Romano

Riferimenti:
Christoph Daniel Treiber, Marion Claudia Salzer, Johannes Riegler, Nathaniel Edelman, Cristina Sugar, Martin Breuss, Paul Pichler, Herve Cadiou, Martin Saunders, Mark Lythgoe, Jeremy Shaw, David Anthony Keays. Clusters of iron-rich cells in the upper beak of pigeons are macrophages not magnetosensitive neurons. Nature, 2012; DOI: 10.1038/nature11046

Immagine:
State-of-the-art imaging techniques were used to visualize and map the location of iron-filled cells in the pigeon beak, according to Dr Mark Lythgoe.
Credit: Image courtesy of University College London