Origine asiatica per i nostri antenati?

Sull’evoluzione dei nostri antenati ci sono alcune certezze e molti aspetti ancora da chiarire: se tutti i paleoantropologi sono concordi nell’asserire che i nostri progenitori più recenti, i primi ominidi bipedi, sono di origine africana, per quanto concerne l’origine dei progenitori comuni a tutti gli Simiiformes (il gruppo che comprende scimmie platirrine e catarrine) la questione è decisamente più incerta.

Sull’evoluzione dei nostri antenati ci sono alcune certezze e molti aspetti ancora da chiarire: se tutti i paleoantropologi sono concordi nell’asserire che i nostri progenitori più recenti, i primi ominidi bipedi, sono di origine africana, per quanto concerne l’origine dei progenitori comuni a tutti gli Simiiformes (il gruppo che comprende scimmie platirrine e catarrine) la questione è decisamente più incerta.

Fino agli ultimi decenni del secolo scorso, infatti, gli unici fossili di questo gruppo datati oltre 30 milioni di anni or sono erano africani, ma negli ultimi anni si sono succedute numerose scoperte in Asia, tra la Cina e il Myanmar, che hanno complicato la situazione, retrodatando i più antichi ritrovamenti avvenuti in Africa. In particolare, alcune specie risalenti a 37-45 milioni di anni fa, hanno fatto ipotizzare ad alcuni esperti una possibile origine asiatica (Out of Asia anziché Out of Africa), seguita da un’imponente migrazione verso l’Africa, per il gruppo di mammiferi al quale apparteniamo.

Oggi, la descrizione di un ritrovamento fossile di alcuni anni fa in Myanmar, potrebbe gettare nuova luce su questo dilemma: la nuova specie, denominata Afrasia djijidae (gen. et sp. nov.), presenta importanti omologie nella forma e nella struttura dei denti con Afrotarsius libycus, una specie africana risalente al medesimo periodo, circa 38 milioni di anni fa. Tuttavia, alcune caratteristiche la accomunano a specie più basali dell’infraordine Eosimiiformes, suggerendo, secondo i ricercatori, una conferma dell’ipotesi dell”Out of Asia’.

Dal momento che in quel periodo sono note altre specie di primati in Libia, non particolamente imparentati con Afrotarsius o Afrasia, è possibile, conclude lo studio pubblicato su PNAS, che ad un’origine asiatica del gruppo sia seguito un rapido episodio migratorio verso l’Africa, in cui questi primati basali hanno trovato le condizioni idonee per moltiplicarsi e differenziarsi, dando origine a quella che è universamente riconosciuta come la culla dell’umanità.

L’ipotesi è senza dubbio suggestiva, ma gli stessi autori predicano cautela, assolutamente d’obbligo almeno fino alla scoperta di nuove evidenze che ne confermeranno la validità.

Andrea Romano

Riferimenti:
Chaimanee et al. Late Middle Eocene primate from Myanmar and the initial anthropoid colonization of Africa. PNAS. Published online before print June 4, 2012, doi:10.1073/pnas.1200644109