Origine e diffusione della malaria

Due interessanti studi hanno indagato la diffusione e l’origine delle due più comuni forme di malaria nonché le uniche potenzialmente mortali

Due interessanti studi hanno indagato diversi aspetti delle due più comuni forme di malaria nonché le uniche potenzialmente mortali, ovvero quelle trasmesse da Plasmodium falciparum e da Plasmodium vivax. Il primo, pubblicato su The Lancet, rappresenta la più approfondita mappatura della presenza di Plamsodium falciparum in Africa tra il 2000 e il 2010: sebbene si evidenzi un limitato miglioramento, la situazione per la maggior parte della popolazione africana è ancora critica. Infatti, il 57% degli africani vive ancora in aree ad alto rischio di contrarre il parassita, nonostante per circa un quarto della popolazione (218 milioni di persone) la situazione sia migliorata, in quanto vive ora in regioni dove il contagio si è leggermente ridotto. 
Il secondo, di stampo più evoluzionistico e pubblicato su Nature Communication, ha invece tracciato l’origine geografica di Plasmodium vivax, forma diffusa solo in Sud America e Asia. Per questo motivo e in base ad analisi precedenti si riteneva si fosse originata nel continente asiatico. Lo studio dei plasmodi riscontrati in gorilla (Gorilla gorilla) e scimpanzé (Pan troglodytes), specie esclusivamente africane, ha mostrato che questi presentano un’elevata affinità con quelli umani. Il risultato indicherebbe pertanto un’origine comune in Africa centrale e la successiva migrazione negli altri continenti. Il parassita sarebbe poi scomparso dalle popolazioni africane a causa di una mutazione ad un recettore dei globuli rossi, che non consente l’adesione del plasmodio e quindi l’ingresso nel circolo sanguigno. La selezione positiva di questa variante anti-malarica ha fatto sì che il plasmodio si estinguesse dal continente. 
Andrea Romano
Riferimenti:
Noor et al. The changing risk of Plasmodium falciparum malaria infection in Africa: 2000–10: a spatial and temporal analysis of transmission intensity. The Lancet
Liu et al. African origin of the malaria parasite Plasmodium vivax. Nature Communications
 
Immagine da Wikimedia Commons