Piccolissimi prima di essere giganti

Scoperto in Madagascar un antenato in miniatura comune a pterosauri e dinosauri

Dinosauri e pterosauri raggiunsero dimensioni considerevoli nel corso della loro evoluzione eppure non erano tutti giganti e probabilmente non lo erano nemmeno i loro predecessori. Grazie a uno studio, pubblicato sulla rivista PNAS, di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Paleontologia e Antropologia Biologica dell’Università di Antananarivo, in Madagascar, in collaborazione con i Musei di Scienze Naturali del North Carolina e di New York, è stato descritto un antenato in miniatura comune a dinosauri e pterosauri, ritrovato in Madagascar, che grazie alle sue piccole dimensioni potrebbe aiutare a comprendere come certi organismi arrivarono ad essere giganti e a divenire i più grandi volanti di sempre.

Chiamata Kongonaphon kely, la nuova specie risale a circa 237 milioni di anni fa, nel periodo Triassico, ed appartiene al calde degli arcosauri, il gruppo di rettili che accomuna coccodrilli con quelli del sottogruppo Ornithodira: uccelli, dinosauri non aviani e pterosauri. Dallo studio dei suoi piccoli denti conici si è evidenziato come si fosse adattato ad una dieta a base di insetti, da cui il nome che significa “minuscolo cacciatore di insetti”, occupando una nicchia ecologica differente dagli altri arcosauri conosciuti dello stesso periodo e mostrando come anche i parenti più stretti dei dinosauri fossero troficamente più diversi di quanto ci si aspettasse in precedenza.

Le dimensioni dell’animale, di altezza pari a 10 centimetri e con un femore lungo appena 38 millimetri, hanno fornito varie interessanti informazioni percorso evolutivo che ha portato alla differenziazione successiva degli arcosauri in dinosauri e i loro cugini volanti pterosauri. Secondo gli scienziati, Kongonaphon avrebbe subito uno spinto processo di miniaturizzazione appena precedente alla differenziazione, che potrebbe essere stato un fattore essenziale nell’origine della capacità di volo nei successivi pterosauri. Le dimensioni ridotte suggeriscono poi come questo organismo potesse avere difficoltà nel mantenimento del calore corporeo. La presenza di un rivestimento filamentoso (predecessore del piumaggio) si spiega proprio come possibile meccanismo di termoregolazione, come negli pterosauri e nei dinosauri, e potrebbe quindi avere avuto origine già a partire dal Triassico, periodo caratterizzato da estremi climatici, proprio nei piccoli arcosauri ornitodiri.

Secondo gli scienziati infine la scoperta di questo piccolo arcosauro sottolinea l’importanza della documentazione fossile del Madagascar per migliorare la conoscenza della storia evolutiva dei vertebrati in periodi generalmente poco documentati nel resto del mondo. Forse infatti la rarità di reperti che ci aiutino a comprendere la comparsa dei primi dinosauri e pterosauri non dipende dalla loro scarsa diffusione ma soltanto dalla difficoltà con cui organismi così piccoli riescano effettivamente a conservarsi.

Riferimento:
Christian F. Kammerer, Sterling J. Nesbitt, et alii. A tiny ornithodiran archosaur from the Triassic of Madagascar and the role of miniaturization in dinosaur and pterosaur ancestry. PNAS, published online on july 6, 2020.

Image credit: Alex Boersma