Primo caso di cure parentali tra le salamandre

Il primo caso documentato di vere e proprie cure parentali tra le salamandre

Le cure parentali sono molto diffuse tra gli anfibi e si sono evolute in maniera indipendente svariate volte nei diversi gruppi tassonomici sia tra gli anuri (rane e rospi) che tra i gimnofioni (cecilie). Al contrario, nonostante questo comportamento implichi numerosi vantaggi incrementando sensibilmente la sopravvivenza dei piccoli, fino ad oggi non è mai stato osservato negli urodeli (salamandre e tritoni). Ma in natura, si sa, non esistono regole generali e, se esistono rane senza polmoni e ragni erbivori, anche questa regolarità era destinata ad essere smentita.

Uno studio tutto italiano, pubblicato sulla rivista Journal of Herpetology, ha infatti documentato per la prima volta l’adozione di cure parentali nelle fasi successive alla schiusa in un urodelo, il geotritone di Strinati (Speleomantes strinatii). Un gruppo di ricercatori dell’Università di Genova ha monitorato l’intero evento riproduttivo, dalla deposizione alle fasi successive alla schiusa delle uova, di una femmina tenuta in condizioni seminaturali, dimostrando inequivocabilmente che anche in questo gruppo di animali viene adottato questo tipo di strategia riproduttiva.

Durante il periodo dell’incubazione, lo studio mostra come la femmina rimanga a stretto contatto con le uova per ben il 98% del tempo e che le difenda attivamente sia da individui conspecifici non riproduttori sia da potenziali predatori, quali i ratti. Ma l’aspetto più interessante è ciò che avviene nelle fasi successive alla schiusa: per circa sei settimane, infatti, la madre condivide il nido con i figli e li trasporta sul proprio dorso, rimanendo costantemente a contatto di pelle con loro

Questo prolungato contatto tra la madre e i piccoli, concludono i ricercatori, può essere a tutti gli effetti considerato il primo caso di vere e proprie cure parentali in questo gruppo di vertebrati e potrebbe contribuire ad incrementare in maniera significativa le loro probabilità di sopravvivenza, riducendone la predazione, l’essicamento e le infezioni della pelle, eventi molto comuni nelle prime fasi di vita delle salamandre.

Riferimenti:
Fabrizio Oneto, Dario Ottonello, Mauro Valerio Pastorino, Sebastiano Salvidio, Posthatching Parental Care in Salamanders Revealed by Infrared Video Surveillance, Journal of Herpetology 44(4):649-653. 2010 doi: 10.1670/09-181.1

Immagine: L’immagine è stata ripresa all’interno della Stazione Biospeleologica per lo Studio del Geotritone Europeo gestita dal Gruppo Speleologico “A. Issel”.