Relazioni inaspettate

In Spagna il cuculo dal ciuffo può comportarsi non come un parassita, ma come un mutualista

Gli uccelli parassiti di nido, fra i quali i cuculi, depongono le uova nei nidi di altre specie. E naturalmente mettono in opera delle strategie per portare a buon fine la loro riproduzione. Ad esempio possono buttar giù dal nido le uova dei loro ospiti, oppure superare i piccoli degli ospiti nell’accaparrarsi il cibo. E ovviamente gli ospiti possono difendersi a loro volta, espellendo le uova aliene o molestando i parassiti di nido che si avvicinino. In alcuni casi, tuttavia, le specie il cui nido viene parassitato non si difendono. 

Un’ipotesi per spiegare questo comportamento inusuale potrebbe essere che in realtà i parassiti non sono dei parassiti, ma dei mutualisti. Nel Nord della Spagna i cuculi dal ciuffo (Clamator glandarius) sfruttano sia i nidi delle gazze che quelli delle cornacchie. Ma mentre le gazze vedono assai ridotto il loro successo riproduttivo, e dunque combattono i cuculi espellendo le loro uova dal nido, le cornacchie non si oppongono alla deposizione di uova nel loro nido da parte dei cuculi. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Oviedo guidati da Daniela Canestrari, una ricercatrice italiana, ha formulato l’ipotesi che l’accettazione da parte delle cornacchie potesse portare un vantaggio, forse mediato dalla presenza di sostanze repellenti prodotte dai piccoli di cuculo dopo la schiusa. 
Per indagare questa ipotesi hanno seguito due strade: hanno confrontato il successo riproduttivo dei nidi parassitati, di quelli privi di parassiti, di quelli ai quali i parassiti erano stati rimossi e di quelli ai quali erano stati aggiunti. Le uova nei nidi parassitati e quelle nei nidi non parassitati avevano le stesse probabilità di arrivare alla schiusa, tuttavia, i nidi con cuculi avevano più probabilità di far arrivare all’involo almeno un piccolo rispetto a quelli senza parassiti. Tuttavia, fra le nidiate coronate da successo, quelle senza cuculi erano più numerose. 
Estendendo l’analisi a 16 stagioni riproduttive (!) il successo globale in termini di piccoli involati non era diverso fra i nidi parassitati e quelli non. Parallelamente i ricercatori hanno indagato la natura chimica della sostanza emessa in quantità (fino a 1, 2 ml da un piccolo di 45 g!) dai piccoli dei cuculi se disturbati (un cocktail micidiale di sostanze caustiche e repulsive) e ne hanno verificato l’efficacia nei confronti dei tre predatori principali presenti nell’area
(mammiferi, corvidi e rapaci). 
La predazione sui nidi, infatti, causa dal 21 al 78 % dei fallimenti riproduttivi nella zona. Per giunta, la cura dei piccoli di cuculi è poco costosa in termini energetici, tanto che i piccoli delle cornacchie allevate assieme ai cuculi non mostrano segni di malnutrizione. E’ questo un bell’esempio di come le diverse forme di simbiosi dal mutualismo al commensalismo al parassitismo, scivolino insensibilmente una nell’altra, e costi e benefici possano variare nel tempo e nello spazio a seconda delle condizioni ambientali. In quella specie (le cornacchie) e in quel particolare ambiente, il parassitismo potrebbe essere benefico e prevenire l’evoluzione di difese da parte dell’ospite. 
Marco Ferraguti
Riferimenti:
Canestrari, D., Bolopo, D., Turtlings, T.C.J., Roder, G., Marcos, J.M., and V. Baglione From parasitism to mutualism: unexpected interactions between a Cuckoo and its host. Science, 343, 1350, 2014
Crediti immagine: Eran Finkle, da Wikimedia Commons