SALVIAMOLI

Cinque infermiere bulgare e un medico palestinese rischiano la pena di morte in un processo basato su false accuse. I sei sono accusati di un delitto orrendo: avere volontariamente infettato con HIV centinaia di bambini dell’ospedale pediatrico di Bengasi presso cui lavoravano. Un’indagine condotta da alcuni dei massimi esperti mondiali nel campo dell’AIDS, Luc Montagnier e Vittorio Colizzi, ha dimostrato

Cinque infermiere bulgare e un medico palestinese rischiano la pena di morte in un processo basato su false accuse. I sei sono accusati di un delitto orrendo: avere volontariamente infettato con HIV centinaia di bambini dell’ospedale pediatrico di Bengasi presso cui lavoravano. Un’indagine condotta da alcuni dei massimi esperti mondiali nel campo dell’AIDS, Luc Montagnier e Vittorio Colizzi, ha dimostrato che l’origine dell’infezione risale a un periodo precedente all’arrivo dei sei accusati, e che la causa del suo diffondersi va addebitata a carenze nelle misure sanitarie.

I sei sono stati arrestati nel 1999. Dopo un'iniziale “confessione”, poi ritrattata, gli accusati hanno sempre dichiarato la loro innocenza. Come riportato da Amnesty International, le confessioni sono state estorte sotto tortura. Una sentenza di condanna a morte, emessa nel 2004, è stata annullata dalla Corte Suprema a causa di “irregolarità” negli interrogatori.

Il nuovo processo iniziato nel 2006 non ha attenuato le gravi preoccupazioni suscitate dal fatto che agli accusati non viene concesso di veder dibattute le prove della loro innocenza. Le testimonianze degli esperti indipendenti, favorevoli agli accusati, sono state escluse dal dibattimento. Lo scorso agosto la pubblica accusa ha reiterato la richiesta della pena di morte.

I sei di Tripoli – Valya Georgieva Chervenyashka, Snezhanka Ivanova Dimitrova, Nasya Stojcheva Nenova, Valentina Manolova Siropulo, Kristiana Malinova Valcheva, Ashraf Ahmad Jum'a – rischiano di diventare capri espiatori per le carenze del sistema sanitario libico. Se questo accadrà, sarà negata giustizia anche alle vittime di questa sciagura, ai bambini e alle loro famiglie.

Il processo riprenderà il 31 ottobre. È necessario e urgente esercitare la massima pressione perché le evidenze scientifiche prodotte dai ricercatori indipendenti ricevano la considerazione che gli è dovuta su una questione tanto delicata e complessa. La comunità scientifica internazionale ha iniziato a mobilitarsi. Tra le più importanti prese di posizione vanno citate un editoriale su Nature e la dichiarazione dell'American Association for the Advancement of Science.

Carla Castellacci

Link principali

Il blog di Declan Butler fornisce continui aggiornamenti e approfondimenti sul caso

http://declanbutler.info/blog/

Amnesty International

http://web.amnesty.org/library/Index/ENGMDE190052006?open&of=ENG-376

Nature

http://www.nature.com/nature/journal/v443/n7109/pdf/443245b.pdf

http://www.nature.com/nature/journal/v443/n7112/pdf/443612a.pdf

American Association for the Advancement of Science

http://shr.aaas.org/aaashran/alert.php?a_id=328

Questo articolo può essere riprodotto e distribuito in qualsiasi forma utile a promuovere iniziative in favore dei sei.