Senza più femmine

Che il riscaldamento globale possa fortemente condizionare le abitudini ed i comportamenti degli animali è ormai assodato: ad esempio, è noto infatti che alcuni uccelli migratori si sono adattati alle nuove condizioni climatiche modifcando il proprio comportamento migratorio (Il mite inverno cittadino, notizia del 22/05/2007) oppure che gli areali di numerose specie si siano fortemente espansi o ristretti in base

Che il riscaldamento globale possa fortemente condizionare le abitudini ed i comportamenti degli animali è ormai assodato: ad esempio, è noto infatti che alcuni uccelli migratori si sono adattati alle nuove condizioni climatiche modifcando il proprio comportamento migratorio (Il mite inverno cittadino, notizia del 22/05/2007) oppure che gli areali di numerose specie si siano fortemente espansi o ristretti in base alla latitudine in cui vivono.

Esistono specie, tuttavia, che rischiano molto di più, come il tuatara (Sphenodon guntheri), un rettile endemico di alcune piccole isole nei pressi della Nuova Zelanda e ultimo esponente dell’ordine Rhynchocephalia (o Sphenodontia). Secondo un recente studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B questa specie potrebbe infatti perdere tutte le femmine dalla popolazione, con le inevitabili catastrofiche conseguenze.

Come molti rettili, nel tuatara il sesso degli embrioni in sviluppo è determinato dalla temperatura che questi esperiscono in un periodo critico (determinazione del sesso temperatura-dipendente). L’incremento costante delle temperature potrebbe dunque influenzare fortemente la sex ratio (il rapporto sessi) della popolazione e, in assenza di un rapido adattamento alle nuove condizioni, ci sarebbe il concreto rischio di schiuse esclusivamente maschili.

In particolare, un gruppo di ricercatori della University of Western Australia e della Victoria University of Wellington, ha stimato che se questa specie continuerà a nidificare nei medesimi luoghi e nello stesso periodo dell’anno, entro circa il 2080/2090 accadrà l’inevitabile: l’estinzione per assenza di femmine! Lo studio mostra altresì in che modo questo rettile potrebbe ridurre i rischi derivanti dal riscaldamento dell’aria: dovrebbe infatti posticipare in autunno l’ovoposizione anzichè in piena estate e scavare nidi in luoghi che godono di buona ombreggiatura.

Andrea Romano

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons

Riferimenti:
Nicola J. Mitchell, Michael R. Kearney, Nicola J. Nelson, Warren P. Porter: Predicting the fate of a living fossil: how will global warming affect sex determination and hatching phenology in tuatara?, Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, July 01, 2008, DOI 10.1098/rspb.2008.0438