Sguardi di avvertimento

Una ricerca ha svelato che i guppy cambiano il colore degli occhi quando sono aggressivi, avvertendo così gli altri individui del loro status

Poecilia reticulata, comunemente chiamata guppy, è una specie originaria del Sud America ed è conosciuta per il suo- più che evidente- dimorfismo sessuale: il maschio è più piccolo e più colorato della femmina che invece ha un corpo più allungato e non presenta particolari colorazioni.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Exeter, in collaborazione con l’Università delle Indie Occidentali, hanno osservato che i guppy, quando si trovano di fronte a possibili rivali cambiano il colore dei loro occhi: dal solito colore argentato, le loro iridi diventano nere. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Current Biology.

I ricercatori spiegano questo fenomeno definendo questo cambiamento di colore un “segnale onesto”. In biologia, i segnali onesti possono essere definiti come caratteri, ad esempio strutture o comportamenti, che si sono evoluti specificamente perché cambiano il comportamento del ricevente beneficiando il segnalatore e si dicono onesti proprio perché trasmettono informazioni attendibili al ricevente. In questo caso, il cambiamento in pochi secondi del colore degli occhi segnala l’aggressività degli individui agli altri guppy, mettendoli così in allerta.

Inoltre, i ricercatori hanno trovato che questo particolare comportamento viene messo in atto dai soggetti più grandi nei confronti di quelli più piccoli e che questi, però, non ricambiano il comportamento verso i più grandi. Questo spiega perché i guppy sono “onesti”, dimostrandosi aggressivi solo verso i compagni che possono battere in un’eventuale competizione, evitando così i costi di un’eventuale confronto fisico. Una sorta di “non ti avvicinare perché avrei la meglio”.

Alla difficoltà di dimostrare sperimentalmente questo comportamento, i ricercatori hanno costruito un guppy-robot, con le sembianze, sia caratteriali che fisiche, di un guppy vero e proprio, riuscendo così osservare la reazione degli altri pesci.

Anche nella specie umana la sclera bianca dell’occhio può essere definita un segnale diretto agli altri per indicare loro la direzione del proprio sguardo. Questo studio dimostra che, come negli umani, anche nei guppy prestare attenzione agli occhi dei propri compagni può fornire informazioni importanti e che, grazie alle tecnologie disponibili oggi, si possono costruire modelli davvero efficaci per studiare questo tipo di comportamento.

Riferimenti:
Robert J.P. Heathcote, Safi K. Darden, Jolyon Troscianko, Michael R.M. Lawson, Antony M. Brown, Philippa R. Laker, Lewis C. Naisbett-Jones, Hannah E.A. MacGregor, Indar Ramnarine, Darren P. Croft. Dynamic eye colour as an honest signal of aggressionCurrent Biology, 2018; 28 (11): R652 DOI: 10.1016/j.cub.2018.04.078

Crediti immagine: Robert Heathcote, University of Exeter