Si sacrifica il dialogo per interessi politici? (Lettera dei biologi evoluzionisti austriaci)

La recente dichiarazione dell’arcivescovo di Vienna, cardinale Schönborn, che “chiarifica” la posizione cattolica sull’evoluzione, è sconcertante. Schönborn, uno stretto alleato di Papa Benedetto XVI, dichiara che “l’evoluzione concepita in senso neo-darwiniano non è vera” e che “ci sono prove schiaccianti dell’esistenza di un disegno in biologia”, allineando così la Chiesa Cattolica con il movimento dell’Intelligent Design. La strategia è familiare.

La recente dichiarazione dell’arcivescovo di Vienna, cardinale Schönborn, che “chiarifica” la posizione cattolica sull’evoluzione, è sconcertante. Schönborn, uno stretto alleato di Papa Benedetto XVI, dichiara che “l’evoluzione concepita in senso neo-darwiniano non è vera” e che “ci sono prove schiaccianti dell’esistenza di un disegno in biologia”, allineando così la Chiesa Cattolica con il movimento dell’Intelligent Design. La strategia è familiare. La qualità scientifica della teoria dell’evoluzione viene distorta, rappresentando in modo caricaturale il processo evolutivo come consistente solo in mutazioni casuali e selezione naturale, così da generare nel pubblico una facile condizione d’incredulità. Si fa ampio riferimento a documenti della Chiesa, secondo i quali un processo non-guidato di evoluzione al di fuori dei confini della divina provvidenza “semplicemente non può esistere”. In questa logica medievale, l’esistenza di un intenzionale disegno divino sembra inevitabile. Molti processi in natura sembrano guidati verso uno scopo, come un elastico tirato, che tende a ritornare il più corto possibile, benché nessuna delle sue diverse parti “sappia” in anticipo quale sia la configurazione finale a cui sta tendendo. Allo stesso modo, il processo evolutivo è basato sui processi dinamici d’interazioni molecolari e di sviluppo, che collettivamente danno forma in modo non casuale agli effetti di mutazione e selezione naturale. Questa interconnessione di evoluzione e di processi di sviluppo rappresenta il moderno quadro di riferimento sperimentale e teorico, fondato integralmente sul pensiero darwiniano, attraverso cui è possibile spiegare l’organizzazione dei sistemi viventi. A differenza di una Chiesa dogmatica, la scienza offre un metodo iterativo di osservazione e di ragionamento, che ha dimostrato di essere l’approccio alla ricerca della verità più fruttuoso per l’umanità. Il Cardinale Schönborn etichetta i successi dei ricercatori che seguono il metodo di indagine scientifica come ideologie, mentre proclama la Chiesa “ferma difenditrice della ragione”. Tutto questo, altro non sarebbe che una replica del processo fatto a Galileo Galilei, se non fosse per quest’ultima mossa surreale, che rappresenta un radicale attacco alla scienza in generale, in un’epoca in cui così tanti settori della società occidentale sono strutturalmente dipendenti da essa. In questo noi vediamo un’intenzione che va ben oltre la semplice ignoranza dei fatti scientifici. Le dichiarazioni di Schönborn mostrano quanto tuttora sia fragile il rapporto fra scienza e religione, e quanto si sia ancora tentati di sacrificare il dialogo per interessi politici. La Chiesa Cattolica (in effetti, tutte le maggiori religioni) dovrebbe collaborare nelle riflessioni, oggi assolutamente necessarie, sulle implicazioni sociali dell’attività scientifica. Come biologi evoluzionisti austriaci, noi ci opponiamo alle affermazioni del Cardinale austriaco, e intendiamo continuare il dialogo con chi non è propenso al fondamentalismo. Firmato: Manfred D. Laubichler, Gerd B. Müller, Walter Fontana, Günter P. Wagner. Leggi l’originale: Sacrificing Dialogue for Politics? Science (309: 1324), 26 August 2005 (Trad. Daniele Fanelli)