Siamo tutti figli di migranti

Il ruolo delle migrazioni nell’evoluzione della nostra specie


Siamo tutti figli di migranti
Pietro Greco, da Micron

Siamo tutti figli di migranti. Sì, noi Homo sapiens nati in Europa siamo i discendenti di persone che, nel corso del tempo, hanno lasciato le loro dimore originarie e sono sbarcate nell’appendice più occidentale dell’Eurasia, in quello che consideriamo il “nostro continente”. Queste migrazioni sono iniziate nel paleolitico profondo e non si sono di fatto mai interrotte. D’altra parte, come ci ricorda la cronaca, continuano anche oggi. Tuttavia alcuni recenti studi di antropologia molecolare (ovvero di analisi del DNA) effettuati da due gruppi di ricercatori, uno dell’università danese di Copenaghen e l’altra dell’università americana Harvard, su 170 scheletri di Homo sapiensantichi rinvenuti in tutta Europa, dalla Spagna alla Russia, hanno consentito di risalire ai tre grandi flussi migratori di cui conserviamo il ricordo nel nostro codice genetico e nel nostro linguaggio. Continua