Statistiche entusiasmanti?

Science ci informa che, secondo una recente indagine, la teoria dell’evoluzione e le credenze religiose non sembrano necessariamente in conflitto. L’indagine è stata presentata alla fine di giugno alla World Conference of Science Journalists di Londra. Il campione è composto da 10.000 adulti di 10 nazioni: Argentina, Cina, Egitto India, Messico, Russia, Sud Africa, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti;

Science ci informa che, secondo una recente indagine, la teoria dell’evoluzione e le credenze religiose non sembrano necessariamente in conflitto. L’indagine è stata presentata alla fine di giugno alla World Conference of Science Journalists di Londra. Il campione è composto da 10.000 adulti di 10 nazioni: Argentina, Cina, Egitto India, Messico, Russia, Sud Africa, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti; prendendo in considerazione la conoscenza e il grado di accettazione della teoria dell’evoluzione. (S)fortunatamente è stato risparmiato il Bel Paese.

Secondo i risultati, il 70% degli adulti conosce (almeno in parte) la teoria dell’evoluzione per selezione naturale: i paesi che sono risultati più “informati” sono gli Stati Uniti e la Gran Bretagna (71% in entrambi), Messico (68%) e Argentina (65%). Tuttavia, la maggior parte di adulti in Sud Africa (73%) e in Egitto (62%) non conosce affatto la teoria dell’evoluzione. 56% delle persone che conoscono qualcosa della teoria dell’evoluzione, in tutti e 10 i paesi selezionati, pensano che vi siano abbastanza prove per confermare la teoria dell’evoluzione. Le percentuali per i singoli paesi sono: India 77%, Cina 72%, Messico 65%, Gran Bretagna 62%, Spagna 61%, Argentina 57%, Russia 48%, Sud Africa 42%, Stati uniti 41% ed Egitto 25%.

Le tre nazioni con la più alta percentuale di creazionisti sono: Stati Uniti (ne “sanno” ma non ci “credono”), Sud Africa e India con il 43%, che credono in una creazione immediata della Terra e della vita. Di converso, le nazioni che mostrano una totale accettazione della teoria dell’evoluzione sono: Cina 67% (prego non collegare Darwin a Marx), poi l’accettazione decresce così drammaticamente con Messico 42%, Gran Bretagna e Spagna 38%, Argentina 37%, Russia 32%, In Egitto il 50% degli adulti crede che l’evoluzione umana sia guidata da un dio (probabilmente Allah). L’accettazione sia della teoria dell’evoluzione che della credenza nel sovrannaturale mostra a capo l’India con l’85% (le religioni politeiste sono sempre rimaste un po’ in disparte nella guerra tra scienza e religione), seguita da Messico 65%, Argentina 62%, Gran Bretagna, Sud Africa, Russia 45%, Stati Uniti 53%, Spagna 46%, Egitto 45% e Cina 39%.

L’indagine è stata accolta positivamente dal capo del programma Darwin Now, Fern Elson-Baker che ha aggiunto come questi risultati siano sorprendenti e che non sembrano rispecchiare il dibattito presente nei media tra scienza e religione.

In realtà, al di là degli entusiasmi, si può essere certi che, se c’è ancora bisogno di indagini e statistiche per sapere che ne pensi la gente, la teoria dell’evoluzione per selezione naturale è sempre considerata come una scelta, un’opzione culturale figlia della logica postmodernista del relativismo assoluto… piuttosto che l’unica spiegazione attualmente sostenibile e sostenuta riguardo la vita sulla Terra – senza citare che l’evoluzione è un fatto. La situazione sembra quindi essere ben evidenziata: il mondo ancora fatica a vedere la teoria dell’evoluzione come una teoria scientifica alla pari di qualunque altra attualmente accettata. Curioso sarebbe compiere la medesima indagine sostituendo “teoria dell’evoluzione” con “teoria gravitazionale” o “eliocentrismo”.

Giorgio Tarditi Spagnoli