Strafalcioni di fine anno

Repubblica.it, ancora una volta, non delude i fans degli strafalcioni di giornalismo scientifico nostrano. Un nostro attento lettore ci segnala infatti l’ennesimo stravolgimento della biologia per mano dei sempre poco precisi giornalisti del famoso quotidiano online. L’articolo originale riporta la descrizione di un’interessante scoperta scientifica: Phil Torres, biologo e divulgatore scientifico, ha immortalato con la sua macchina fotografica una nuova

Repubblica.it, ancora una volta, non delude i fans degli strafalcioni di giornalismo scientifico nostrano. Un nostro attento lettore ci segnala infatti l’ennesimo stravolgimento della biologia per mano dei sempre poco precisi giornalisti del famoso quotidiano online.

L’articolo originale riporta la descrizione di un’interessante scoperta scientifica: Phil Torres, biologo e divulgatore scientifico, ha immortalato con la sua macchina fotografica una nuova specie di ragno peruviano, che riproduce una copia di se stesso di dimensioni molto maggiori utilizzando piccoli detriti sulla ragnatela (come si vede nell’immagine). Questo comportamento sembrerebbe essere una strategia messa in atto per scoraggiare attacchi da parte di potenziali predatori. La notizia è di per sé interessante e aggiungerebbe, qualora fosse confermato il suo status di specie finora mai descritta, un nuovo tassello alla nostra conoscenza sula biodiversità di questo gruppo animale e sulle variegate strategie vitali dei ragni.

Ma ora vediamo le novità nel campo della biologia evoluzionistica e della zoologia sistematica che il breve trafiletto di Repubblica propone al grande pubblico: in primo luogo, la nuova specie viene attribuita alla FAMIGLIA Cyclosa. In realtà, Cyclosa non è altro che un GENERE, a sua volta appartenente alla famiglia Araneidae. Fino a qui potreste forse accusarmi di pignoleria: chi, a parte gli esperti del settore, potrebbero avere una così precisa conoscenza tassonomica?

Ma è poche righe sotto che il miracolo si compie: ed ecco che il ragno diventa un INSETTO. Citando il pezzo ‘Le sembianze sono quelle di un ragno, e la cosa incredibile è che il vero insetto, mimetizzato sulla testa del falso, scuote la ragnatela per dare ai predatori l’illusione del movimento della sua replica “gigante”.‘ In questo caso, spero ne converrete, non ci vogliono conoscenze tassonomiche superiori a quelle di un bambino delle elementari appassionato di animali per distinguere un aracnide da un insetto. Nient’altro da dire…

Andrea Romano