Sulla rotta degli albatross

Sono stati effettuati diversi studi con lo scopo di comprendere come facciano gli uccelli marini come l’albatross a trovare il cibo quando sorvolano il mare aperto, ma generalmente le osservazioni condotte dalle navi non si sono mai rivelate molto utili a questo fine. Le precedenti ipotesi sul fatto che gli uccelli marini, in particolare l’albatross albatro sopracciglio nero (Thalassarche melanophrys),

Sono stati effettuati diversi studi con lo scopo di comprendere come facciano gli uccelli marini come l’albatross a trovare il cibo quando sorvolano il mare aperto, ma generalmente le osservazioni condotte dalle navi non si sono mai rivelate molto utili a questo fine. Le precedenti ipotesi sul fatto che gli uccelli marini, in particolare l’albatross albatro sopracciglio nero (Thalassarche melanophrys), avessero l’abitudine di seguire i cetacei, per approfittare dei resti dei loro pasti consumati sulla superficie dell’oceano, è stata ora confermata da un nuovo studio pubblicato da Sakamoto e colleghi su PLoS One.

Lo studio si è avvalso di un nuovo approccio, tanto utile quanto affascinante, ovvero di una macchina fotografica piazzata sul dorso degli uccelli, per seguirli durante i loro spostamenti, fotografando ogni trenta secondi l’ambiente davanti all’albatross e registrando costantemente temperatura e altitudine. I risultati dello studio mostrano che gli albatross sorvolano un ambiente perlopiù privo di caratteristiche riconoscibili e che quando incontrano le orche assassine (Orcinus orca), le seguono, immergendosi più spesso in acqua proprio in corrispondenza di questi incontri. Seguire il cetaceo per approfittare dei resti dei suoi pasti è una strategia sicuramente vincente dal punto di vista evolutivo, in quanto permette all’uccello di immergersi molte meno volte alla ricerca del cibo e gli evita di disperdere energie nella lotta con una preda viva.

Le testimonianze preziose, fornite dalle immagini scattate tramite questi apparecchi e dalle informazioni raccolte con i sensori di altitudine e temperatura, rappresentano un importante passo avanti nella comprensione delle strategie di ricerca del cibo degli albatross ed offrono l’allettante possibilità di immedesimarsi per un po’ in queste meravigliose creature, volando con loro sulla superficie dell’oceano.

Silvia Demergazzi

Riferimenti:
Kentaro Q. Sakamoto, Akinori Takahashi, Takashi Iwata, Philip N. Trathan, From the Eye of the Albatrosses: A Bird-Borne Camera Shows an Association between Albatrosses and a Killer Whale in the Southern Ocean, PloS One