Tesori nascosti

Nel 2001 è nato a Torino, grazie ad una convenzione tra l’Università di Torino e la Regione Piemonte, il “Museo dell’Uomo che prevede di riunire in un’unica sede (il Palazzo degli ex Istituti Anatomici al Valentino) tutte le collezioni dell’Ateneo relative all’uomo, affiancando quindi alle collezioni del Museo di Anatomia Umana (già fruibili dal pubblico dal febbraio 2007) le collezioni

Nel 2001 è nato a Torino, grazie ad una convenzione tra l’Università di Torino e la Regione Piemonte, il “Museo dell’Uomo che prevede di riunire in un’unica sede (il Palazzo degli ex Istituti Anatomici al Valentino) tutte le collezioni dell’Ateneo relative all’uomo, affiancando quindi alle collezioni del Museo di Anatomia Umana (già fruibili dal pubblico dal febbraio 2007) le collezioni del Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” e quelle del Museo di Antropologia ed Etnografia.

 

Grande curiosità genera indubbiamente il Museo “Cesare Lombroso” (la cui inaugurazione è prevista per la fine del 2009) in virtù degli accesi dibattiti che le sue teorie hanno stimolato tanto in Italia quanto a livello internazionale.

 

L’ultimo fascicolo della rivista Nature contiene un interessante articolo, dal titolo “Hidden treasures: Turin’s anatomy museum”, sui musei anatomici di Torino e la loro storia. L’articolo, scritto da Alison Abbott, parte dal lavoro di Lombroso per poi fare un breve excursus sulla storia dei musei anatomici torinesi attraverso il lavoro di due figure di spicco che a Torino hanno svolto il proprio lavoro: Carlo Giacobini e Luigi Rolando.

 

Mauro Mandrioli