Uccelli, sesso e radiazioni

Come è noto, le radiazioni hanno effetti molto negativi sugli organismi, fino ad arrivare a comprometterne seriamente le prospettive di vita. Ma in che modo queste impattano sugli individui dei sessi diversi? A questa domanda ha risposto un recente studio, pubblicato sulla rivista open access PLoS One, che ha valutato gli effetti di un ambiente altamente contaminato su maschi e

Come è noto, le radiazioni hanno effetti molto negativi sugli organismi, fino ad arrivare a comprometterne seriamente le prospettive di vita. Ma in che modo queste impattano sugli individui dei sessi diversi? A questa domanda ha risposto un recente studio, pubblicato sulla rivista open access PLoS One, che ha valutato gli effetti di un ambiente altamente contaminato su maschi e femmine di numerose specie di uccelli.

Un gruppo di ricercatori internazionali ha censito le popolazioni di diverse specie di uccelli nidificanti in Ucraina nell’area di Chernobyl, scenario del famoso incidente alla centrale nucleare nel 1986, e ne ha valutato la distribuzione in classi di età e di sesso in relazione alle radiazioni ancora presenti nell’ambiente.

I risultati sono piuttosto chiari: in primo luogo, all’aumentare delle radiazioni aumenta la percentuale di individui di un anno di età nella popolazione (il 73% nelle aree contaminate contro il 43% nelle aree incontaminate), ad indicare un elevato tasso di mortalità degli individui nelle classi d’età superiori (qui un grafico). In questi casi, sostengono i ricercatori, la popolazione può essere mantenuta solo grazie alla costante immigrazione di nuovi individui (solitamente gli individui che disperdono sono giovani) dalle aree incontaminate circostanti.

Inoltre, nelle aree contaminate il rapporto fra gli individui dei due sessi nella popolazione adulta (sex-ratio terziaria della popolazione) delle specie di uccelli censite è fortemente sbilanciata in favore dei maschi (passa dal 50% al oltre il 70%), ad indicare che le femmine adulte patiscono una maggiore mortalità (qui un grafico). A riprova di ciò, infatti, in queste aree è molto più comune ascoltare i display canori dei maschi in cerca di una partner riproduttiva rispetto agli ambienti poco o nulla contaminati dalle radiazioni, data la difficoltà di accoppiarsi in una condizione di carenza di femmine.

Sono passati ormai oltre 25 anni dallo sciagurato incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, ma gli effetti negativi sulle popolazioni naturali sono ancora ingenti: in particolar modo le femmine, almeno negli uccelli, risultano essere maggiormente suscettibili ai danni causati dalle radiazioni.

Andrea Romano


Riferimenti:
Anders Pape Møller, Andrea Bonisoli-Alquati, Geir Rudolfsen, Timothy A. Mousseau. Elevated Mortality among Birds in Chernobyl as Judged from Skewed Age and Sex Ratios. PLoS ONE, 2012; 7 (4): e35223 DOI: 10.1371/journal.pone.0035223