Una comune sotterranea

Non siamo abituati a pensare ai rettili come specie sociali e in effetti la maggior parte delle specie note vive una triste esistenza solitaria. Ma sempre, in natura, esistono le eccezioni. A tal proposito, la rivista PLoS One pubblica per la prima volta la descrizione di un comportamento cooperativo un in sauro, il grande scinco del deserto (Liopholis kintorei), una

Non siamo abituati a pensare ai rettili come specie sociali e in effetti la maggior parte delle specie note vive una triste esistenza solitaria. Ma sempre, in natura, esistono le eccezioni. A tal proposito, la rivista PLoS One pubblica per la prima volta la descrizione di un comportamento cooperativo un in sauro, il grande scinco del deserto (Liopholis kintorei), una lucertola che vive nelle regioni centrali dell’Australia.

Come documentato da un gruppo di biologi della Macquarie University, le neocoppie di questa specie sono solite costruire elaborati e contorti nidi sotterranei, un luogo sicuro in cui allevare la prole al riparo dai predatori: un caso unico di cure parentali. Ma c’è di più. I nidi ospiteranno la coppia anche per diversi anni consecutivi (fino a 7) e individui di generazioni diverse si avvicendano nella ristrutturazione e nel mantenimento degli stretti cunicoli.

Qual è il segreto di questa collaborazione che coinvolge individui di età e sesso differenti? Semplicemente, ciascuna dimora ospita solitamente una sola famiglia, come dimostrato da analisi sul DNA: tutti gli individui che vivono nel nido sotterraneo e che si prendono cura della sua preservazione sono strettamente imparentati, a dimostrazione dell’elevata fedeltà di entrambi i fondatori della ‘colonia’ sia nel corso di una singola stagione riproduttiva che nel corso di anni successivi.

Il comportamento cooperativo, sebbene imponga alcuni costi legati alle probabilità di inincrocio in una specie con bassa filopatria natale (la distanza tra il luogo di nascita e quello in cui avviene il primo evento riproduttivo), è vantaggioso alla luce della teoria della selezione di parentela (o kin-selection). Il sacrificio dei genitori, infatti, si riflette sulle probabilità di sopravvivenza dei figli che, dal canto loro, concorrono ad incrementare la sicurezza del nido, preservandolo in buone condizioni, di cui beneficeranno le future generazioni di fratelli.

Andrea Romano

Riferimenti:
McAlpin S, Duckett P, Stow A (2011) Lizards Cooperatively Tunnel to Construct a Long-Term Home for Family Members. PLoS ONE 6(5): e19041. doi:10.1371/journal.pone.0019041